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Ucraina: esplosioni in Transnistria, missili sopra Zaporizhzhia

Allerta vicino alla centrale nucleare ucraina per missili a bassa quota. La presidente della Moldavia convoca il consiglio di sicurezza nazionale
I soccorsi dopo le esplosioni in Transnistria - Foto Telegram Tsv Transnistria
I soccorsi dopo le esplosioni in Transnistria - Foto Telegram Tsv Transnistria
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La presidente della Moldavia, Maia Sandu, ha convocato per oggi il consiglio di sicurezza nazionale dopo che una serie di esplosioni nella regione separatista filorussa della Transnistria hanno scatenato il timore che il conflitto in Ucraina possa estendersi al piccolo paese dell'Europa orientale. La leader moldavo terrà una conferenza stampa dopo la riunione sulla sicurezza.

Oggi due esplosioni hanno danneggiato una torre radio e lunedì le autorità separatiste hanno riferito di un attacco con granate contro un edificio ufficiale nella capitale regionale Tiraspol. Entrambi gli incidenti non hanno provocato vittime. La Transnistria, la cui autoproclamata indipendenza non è riconosciuta dalla comunità internazionale, si è separata dalla Moldavia dopo una breve guerra civile in seguito al crollo dell'Unione Sovietica. Il territorio, con una popolazione di circa 500.000 abitanti, è fortemente dipendente dalla Russia, che fornisce gas gratuito e ha schierato 1.500 truppe.

Allerta a Zaporizhzhia

In Ucraina, invece, due missili da crociera lanciati dall'esercito russo hanno volato a bassa quota questa mattina sopra la centrale nucleare di Zaporizhzhia a Energodar, nell'Ucraina sud-orientale. Lo riferisce il servizio stampa di Energoatom, l'operatore nucleare statale dell'Ucraina, citato da Ukrinform.

«Il sorvolo di missili a bassa quota proprio sopra il sito della centrale, dove si trovano sette impianti nucleari, comporta rischi enormi. I missili possono colpire uno o più impianti nucleari, è una minaccia di catastrofe nucleare e radioattiva per tutto il mondo», ha detto il Ceo di Energoatom Petro Kotin.

Il vertice straordinario e i carri armati di Berlino

«L'urgenza della situazione è nota a tutti. E noi possiamo fare di più» ha detto in mattinata il segretario della Difesa Usa, Lloyd Austin, a Ramstein, in Germania aprendo un vertice straordinario a sostegno dell'Ucraina, dove si incontrano i ministri della difesa di 40 Paesi.

«C'è un senso di urgenza che tutti comprendiamo, faremo il possibile compresa la mobilitazione della nostra base industriale». Anche il ministro della Difesa ucraino partecipa. Ed è in questa sede che Berlino ufficializzerà la decisione di inviare dei carri armati a Kiev. L'Onu prevede 8,3 milioni di rifugiati ucraini rispetto ai poco più di 5,2 milioni attuali.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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