Italia e Estero

Ucciso in strada nel Viterbese, si cerca l'arma del delitto

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ROMA, 28 NOV - "Ero uscito di casa per prendere le sigarette da un amico . Non c'entro nulla con la morte di quell'uomo". Questo è quello che avrebbe dichiarato questa notte al Pm Massimiliano Siddi negando ogni coinvolgimento nella vicenda, il 31enne fermato dai carabinieri alcune ore dopo l'accoltellamento di Renzo Cristofari, il netturbino 68enne di Caprarola, in provincia di Viterbo. Il giovane, rappresentato dagli avvocati del foro viterbese Paolo Casini e Vania Bracaletti, al momento sarebbe trattenuto nella caserma dei carabinieri di Ronciglione, dove è stato portato ieri sera dopo che i militari lo hanno prelevato dalla sua abitazione situata a una cinquantina di metri dal luogo del delitto. Abitazione che subito dopo è stata sottoposta a sequestro giudiziario. Intanto a distanza di poche ore emergono nuovi particolari sulla morte del 68enne. Sembra infatti che il suo aggressore lo abbia ucciso, sferrandogli almeno 5 coltellate all'addome, mentre si trovava proprio di fronte alla casa della madre 92enne. Sulla vicenda permangono ancora punti oscuri che i carabinieri stanno tentando di chiarire, come per esempio la sparizione dell'arma usata per l'omicidio, che tuttora gli inquirenti starebbero cercando.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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