Ucciso in conflitto a fuoco a Sesto, «è attentatore di Berlino»
Avrebbe urlato «Allah Akhbar», «Allah è grande». Poi avrebbe aperto il fuoco contro i poliziotti che, nell'ambito di una normale controllo, gli chiedevano di esibire i documenti. A quel punto gli agenti - uno dei quali è stato raggiunto da un colpo calibro 22 alla spalla - hanno risposto all'aggressione, ferendo a morte lo straniero. E' accaduto nel Milanese, a Sesto San Giovanni, durante un controllo stradale in piazza I Maggio, davanti alla stazione ferroviaria, intorno alle 3 di notte.
Si tratta di Anis Amri, l'autore della strage di Berlino, ricercato in tutta Europa. A riferirlo sarebbero fonti investigative milanesi dell'antiterrorismo. A sparargli dopo essere rimasto ferito sarebbe stato un agente in prova, con 9 mesi di servizio soltanto.
Secondo quanto riferito dalla Polizia, la Volante si sarebbe fermata per accertamenti. L'uomo, che era a piedi, alla richiesta di mostrare i documenti avrebbe tirato fuori una pistola dallo zaino e avrebbe sparato a un poliziotto, colpendolo a una spalla. A quel punto gli agenti avrebbero risposto al fuoco, sparando all'uomo, poi deceduto. Il poliziotto colpito alla spalla è stato portato all'ospedale di Monza: le sue condizioni non sarebbero gravi.
Le ragioni della reazione violenta dell'uomo sono state in parte già chiarite dagli esperti dell'antiterrorismo della Digos milanese: dalle impronte digitali, infatti, lo sparatore è stato identificato come un latitante "di spessore" (il che suffragherebbe l'ipotesi che si tratti di Anis Amri), a quanto trapela da fonti investigative. Uno che non voleva e non poteva essere controllato dalla Polizia. Nello zaino gli hanno trovato un biglietto del treno dalla Francia: evidentemente era appena arrivato in Italia, visto che la zona della sparatoria - cioé piazza I Maggio - è proprio adiacente alla stazione ferroviaria.
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