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Ucciso in bici: gip, 'tutti coinvolti senza battere ciglio'

FB Fabio Ravasio
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BUSTO ARSIZIO, 26 AGO - Sono stati convalidati dalla gip del tribunale di Busto Arsizio (Varese) Anna Giorgetti tutti i sei fermi per l'omicidio di Fabio Ravasio, il 52enne investito e ucciso da quella che inizialmente sembrava un'auto pirata a Parabiago (Varese) lo scorso 9 agosto. Tre settimane dopo sono stati fermati la compagna, presunta mente del piano, il marito e il figlio di lei, l'amante della donna, un amico e il fidanzato della figlia della donna. "Ci troviamo di fronte ad un omicidio brutale, freddo, calcolato con crudeltà", scrive la giudice nel dispositivo. "Apparentemente - prosegue - nessuno di questa accolita di cinque soggetti che gravita intorno ad Adilma Pereira Carneiro (la compagna) ha un solo attimo di resipiscenza: viene loro proposto di uccidere e ciascuno di loro, senza battere ciglio, accetta; anzi, con entusiasmo, contribuiscono ad elaborare li piano criminale a fronte di una promessa esclusivamente labiale (almeno, per quanto noto) del tutto generica di avere un appartamento all'interno di un fabbricato rurale che deve, in un futuro incerto, essere ristrutturato". "Una tale anaffettività, una tale assenza di naturale repulsione a fronte della richiesta di uccidere una persona che, verosimilmente o comunque in assenza di diverse evidenze, nei confronti di questi cinque uomini era anche del tutto indifferente, l'adesione totale e superficiale al progetto delittuoso fondano una pericolosità sociale dei soggetti coinvolti che è di massimo livello", conclude la gip.

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