Italia e Estero

Uccise la moglie malata, Mattarella gli concede la grazia

Gastone Ovi aveva strangolato la moglie malata di Alzheimer: «Non è una storia di femminicidio, ma una tragedia della disperazione»
L'uomo era recluso nel carcere di Sollicciano
L'uomo era recluso nel carcere di Sollicciano
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«Sto bene adesso. Ringrazio il Presidente Sergio Mattarella. Mi ha concesso la grazia e mi ha regalato un pizzico di vita in più, anche se son vecchio». 

Così Gastone Ovi, fiorentino di 87 anni che nel febbraio del 2012 soffocò con un cuscino «l'amore della sua vita», la moglie Ester, malata di Alzheimer con la quale era sposato da oltre 50 anni, che nei giorni scorsi ha ricevuto la grazia dal Capo dello Stato. 

Il pensionato stava scontando nel carcere di Sollicciano una condanna a 14 anni per omicidio volontario, e aveva presentato domanda di grazia nel 2016 tramite il suo avvocato, Federico Bagattini.

La firma del Presidente Mattarella è arrivata dopo tutti i pareri necessari, dalla procura generale al ministero della Giustizia.

Ovi ha lasciato il carcere per essere accolto in una struttura della Caritas. «Credo che sia il giusto epilogo di una tragedia umana - spiega l'avvocato Bagattini - ma anche una vicenda che deve far riflettere. Era una coppia di anziani lasciata al suo destino. Quella del signor Ovi non è stata una storia di femminicidio, ma una tragedia della solitudine e della disperazione». 

«La moglie non era più in grado di ragionare, di mangiare da sola, rifiutava di farsi toccare e lavare - scrissero i magistrati -, con conseguenze inimmaginabili sul piano dell'igiene e della cura di sé».

 

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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