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Uccide il compagno, gip avalla eccesso legittima difesa

Lo stabile di via Tonale a a Bovisio Masciago (Monza) dove e' stato ucciso un uomo di 38 anni, Marco Magagna, 07 gennaio 2025. "Mi ha aggredita e mi sono difesa". Con queste parole la 33enne che la scorsa notte ha accoltellato a morte il compagno Marco Magagna, 38 anni, nell'abitazione della coppia a Bovisio Masciago (Monza), ha spiegato il suo gesto agli inquirenti, dopo essere stata arrestata dai carabinieri. I militari sono intervenuti dopo la telefonata della donna, la quale ha detto di aver ferito il suo convivente. I militari della stazione di Varedo (Monza), impegnati negli accertamenti, quando sono arrivati sul posto con i soccorritori del 118 hanno constatato la morte dell'uomo. ANSA/ FABRIZIO RADAELLI
Lo stabile di via Tonale a a Bovisio Masciago (Monza) dove e' stato ucciso un uomo di 38 anni, Marco Magagna, 07 gennaio 2025. "Mi ha aggredita e mi sono difesa". Con queste parole la 33enne che la scorsa notte ha accoltellato a morte il compagno Marco Magagna, 38 anni, nell'abitazione della coppia a Bovisio Masciago (Monza), ha spiegato il suo gesto agli inquirenti, dopo essere stata arrestata dai carabinieri. I militari sono intervenuti dopo la telefonata della donna, la quale ha detto di aver ferito il suo convivente. I militari della stazione di Varedo (Monza), impegnati negli accertamenti, quando sono arrivati sul posto con i soccorritori del 118 hanno constatato la morte dell'uomo. ANSA/ FABRIZIO RADAELLI
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MONZA, 10 GEN - Stella Boggio, la 33enne arrestata per aver accoltellato a morte il fidanzato Marco Magagna, 39 anni, nella notte tra il 6 e il 7 gennaio a Bovisio Masciago (Monza), avrebbe agito per "eccesso colposo di legittima difesa". È quanto contenuto nel dispositivo del gip di Monza, depositato ieri sera, con cui ha anche deciso per Boggio la misura cautelare degli arresti domiciliari, come richiesto dalla difesa. Nel ritenerla "pericolosa" in quanto capace di reazioni aggressive, il gip ha però ritenuto credibile la versione della donna, la quale ha sostenuto di aver reagito per paura di essere picchiata. La Procura di Monza, diretta dal procuratore della Repubblica Claudio Gittardi, sta valutando se presentare ricorso contro la decisione del giudice e chiedere nuovamente per Stella Boggio la contestazione del reato di omicidio volontario e la conseguente detenzione cautelare in carcere. E' atteso il risultato dell'autopsia, seppure al momento sia emersa già come dato chiaro che ad ucciderlo sia stata una sola coltellata al torace, che Stella Boggio ha sferrato impugnando un coltello da cucina "come un pugnale", come lei stessa ha ammesso durante l'interrogatorio. Al momento in caserma a Varedo (Monza) i carabinieri stanno ascoltando gli amici della vittima, le cui testimonianze saranno utili a ricostruire la relazione tra Marco Magagna e Stella Boggio.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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