Italia e Estero

Tsunami, ecco perché non è stato possibile lanciare l'allarme

Così i vulcanologi italiani dell'Ingv spiegano perché in Indonesia non sia scattata alcuna allerta prima dell'onda anomala
  • Tsunami in Indonesia, centinaia di morti e feriti
    Tsunami in Indonesia, centinaia di morti e feriti
  • Tsunami in Indonesia, centinaia di morti e feriti
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    Tsunami in Indonesia, centinaia di morti e feriti
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Non è stato possibile attivare il sistema di allerta rapida per lo tsunami che ha colpito l'Indonesia perché a generarlo non è stato un terremoto, ma una frana probabilmente legata a un'eruzione vulcanica. «I sistemi di allerta funzionano per i maremoti generati dai terremoti», ha spiegato il vulcanologo Pier Giorgio Scarlato, dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv). 

«Quando ci sono eruzioni vulcaniche - ha aggiunto - il magma che risale dalle profondità può generare terremoti, ma nella maggior parte dei casi provoca una deformazione della struttura del vulcano, rendendone i versanti instabili e innescando la formazione di frane».

Sembra essere questa la dinamica dello tsunami che ha colpito le coste dell'Indonesia. «Da circa un anno è in corso un'eruzione del vulcano Anak Krakatoa - ha detto Scarlato - e le bellissime esplosioni attirano molti turisti». Difficile dire, ha concluso, se le esplosioni siano le responsabili della frana: il vulcano è così instabile che la frana sarebbe potuta avvenire comunque. 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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