Italia e Estero

Trovato in fondo a un dirupo l'elicottero scomparso

L’elicottero Ecureuil B3 di Eltellina di Sondrio è stato individuato in fondo a un dirupo a ridosso della Val Masino. Tre le vittime
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L’elicottero Ecureuil B3 di Eltellina di Sondrio, a sette posti (due davanti e cinque dietro per i passeggeri ed i tecnici di volo) è stato individuato in fondo al dirupo di una zona rocciosa e molto impervia, sull’Alpe di Zocca, nel territorio comunale di Forcola (Sondrio), a ridosso della Val Masino. Informato il magistrato di turno, Elvira Antonelli.

In queste ore l'imponente task force dei soccorritori della VII delegazione di Valtellina e Valchiavenna con militare del Sagf della Guardia di Finanza e i Vigili del Fuoco stanno cercando di raggiungere il luogo della tragedia per il recupero delle salme e poi del relitto, che avverrà in una fase successiva.

Le vittime sono il pilota, Agostino Folini, 50 anni di Chiuro (Sondrio), che era anche direttore operativo della società Entellina; lo specialista tecnico Marco Gianatti, 33 anni di Montagna in Valtellina (Sondrio), che oltre al lavoro nella società era impegnato come volontario dei Vigili del Fuoco presso il Comando provinciale di Sondrio e, infine, il motorista Stefano Olcelli, 28 anni di Buglio in Monte (Sondrio).

L’incidente aereo è avvenuto dopo che, nel primo pomeriggio di venerdì, il velivolo aveva trasportato alla capanna Marinelli, in alta Val Malenco, due escursionisti. L’elicottero, atteso poco più tardi ad un altro rifugio, stavolta in Val Codera per la consegna di alcuni viveri e materiali, non era mai arrivato a destinazione e neppure era rientrato alla base del capoluogo valtellinese, facendo così scattare l’allarme.

La zona dove è stato ritrovata la carcassa dell' elicottero è particolarmente impervia e isolata. La zona dell'Alpe Zocca si trova a ridosso della Val Masino, una valle isolata e circondata da vette elevate che superano
abbondantemente i 3000 metri come il pizzo Badile e il monte Disgrazia, valle quasi dimenticata dalla storia per secoli, conosciuta da alcuni decenni come il paradiso degli appassionati di arrampicata sportiva e per i suoi massi erratici amati dalle giovani generazione di arrampicatori. Nell'area si trovano ancora delle malghe abbandonate perchè dal medioevo e fino al secolo scorso vi veniva praticata la pastorizia. Essendo una zona con sfasciumi di rocce, forre e molte gole è stato impossibile venerdì e ieri, causa le nuvole basse e il maltempo per i soccorritori che stavano sorvolando la zona individuare il punto di caduta dell' elicottero.

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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