Tragedia sui binari, la scia di sangue e la catena di solidarietà
Si aggrava il bilancio dell'incidente ferroviario in Puglia: sale a 27 il numero dei morti e a 50 quello dei feriti (secondo l'aggiornamento delle ore 23.45). Vite spezzate in un solo istante, lungo quel binario maledetto steso su un lembo di campagna ordinata. Le lamiere dei due treni che si schiantano l'uno contro l’altro, che si trasformano in una tomba di metallo per i passeggeri.
L’eco del disastro ferroviario che ha insanguinato la linea Bari Nord arriva sino a noi.
Perché da subito, con l'attivarsi dell'imponente macchina dei soccorsi, è scattato l’appello per il reperimento di sangue (in particolare di gruppo 0) di cui ora c’è bisogno negli ospedali di Andria e Barletta, dove sono ricoverati i feriti.
Un appello rimbalzato anche sui social network, tanto da mettere molti donatori in allerta anche nel Bresciano. Dal fronte dell’Avis provinciale - per voce del vice presidente Gabriele Pagliarini - si invita tuttavia ad evitare allarmismi: anche in caso di quelle che vengono chiamate «raccolte collettive straordinarie» di sangue in casi di eccezionale emergenza, come in Puglia, l’attivazione viene comunque dal Centro trasfusioni dell’ospedale di riferimento, nel nostro caso il Civile di Brescia, ma al momento non vi è stata alcuna richiesta. Per l’eventuale scambio di sacche di sangue è poi necessaria l'attivazione dell'apposito protocollo di intesa tra le diverse regioni.
È in ogni caso virtuosa la disponibilità alla donazione in un momento tanto drammatico.
Il sangue è poi ancora più richiesto nel periodo estivo, che anche lungi da episodi tanto drammatici, è certo maggiormente impiegato dato un purtroppo più elevato numero di incidenti stradali e di presenze turistiche rispetto ad altri periodi.
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