Tornato a casa il pilota ferito in volo

Ha lasciato l’ospedale di Teramo, dopo una notte in osservazione. Sulle mani restano i graffi e le escoriazioni che si sarebbe procurato nel tentativo di frantumare il finestrino dell’aereo che stava precipitando nel vuoto. E’ sotto choc Luigi Franceschetti, il pilota bresciano di 43 anni, coinvolto nell’incidente aereo avvenuto nei cieli abruzzesi e nel quale ha perso la vita un suo amico e compagno di squadra, il senese Marco Ricci, capo della pattuglia Acrobatica «Quei bravi ragazzi».

Il bresciano, uscito illeso, è indagato per omicidio colposo e davanti al magistrato di turno della Procura di Teramo si è avvalso della facoltà di non rispondere. «Troppo provato per poter ricostruire con esattezza quanto accaduto» ha detto il suo legale, l’avvocato Enrico Pelillo. «L’iscrizione nel registro degli indagati del mio assistito – ha aggiunto - è un atto dovuto per permettere alla magistratura di effettuare tutti gli accertamenti tecnici del caso».