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Torna stanotte l'ora solare: orologi indietro alle 3

Guadagniamo un'ora di sonno, ma gli esperti mettono in guardia dalle ricadute sul fisico, specie dei soggetti più sensibili
Torna l'ora solare: alle 3 lancette indietro di 60 minuti
Torna l'ora solare: alle 3 lancette indietro di 60 minuti
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Torna questa notte, fra sabato 30 e domenica 31 ottobre, l'ora solare. Il cambio, convenzionalmente, è fissato alle 3 del mattino quando le lancette dell'orologio dovranno essere riportate indietro di 60 minuti, anche se ormai nella maggior parte dei casi, per tutti i dispositivi digitali, la modifica verrà apportata automaticamente.

L'ora legale, in ogni caso, sarà di nuovo in vigore dal prossimo 27 marzo 2022. Appare infatti improbabile parlare di addio definitivo e di ultima volta. La soluzione introdotta per garantire un risparmio energetico doveva essere cassata dopo la volontà manifestata dall'Unione europea nel 2019 di mandarla definitivamente in archivio. Tuttavia, da allora, nulla si è mosso. 

Peraltro, quello dell'alternanza tra i due registri orari rappresenta un capitolo che anche nel nostro Paese ha radici ben più che decennali: nel nostro Paese la prima adozione dell’ora legale - nata da un’intuizione di Benjamin Franklin - è datata 1916, quando fu limitata al solo periodo estivo. Fino al 1920 l’inizio fu anticipato a marzo, ma per i successivi venti anni non se ne parlò più. L’ora legale tornò in auge solo nel 1940, in pieno periodo bellico, e proseguì durante la «ricostruzione» fino al 1948: è proprio in quell’anno che lo spostamento delle lancette fu il più anticipato della storia. Accadde infatti il 29 febbraio.

Per i 18 anni successivi l’ora solare tornò a dominare per tutti e 12 i mesi dell’anno mentre l’adozione definitiva di quella legale arrivò nel 1966, dal 22 maggio al 24 settembre. Si continuò, con inizio dell’orario estivo nella tarda primavera, fino al 1979: nel 1980 lo spostamento delle lancette fu anticipato al 6 aprile, ma dal 1981 in poi la domenica di riferimento per l’inizio dell’orario «estivo» è sempre stata l’ultima di marzo e quella per il ritorno della «solarità» l’ultima di ottobre.
 
Tra gli aspetti più temuti del cambio dell'ora - che ci garantirà stanotte un'ora di sonno in più - è il pericolo dell'insonnia: la variazione artificiale, infatti, ogni anno minaccia di suscitare nei soggetti più sensibili un'alterazione dei cosiddetti ritmi circadiani, con conseguenze variabili, dai disturbi del sonno a quelli dell'umore. 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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