Italia e Estero

Torino ricorda le vittime del crollo della gru in via Genova

A tre anni dall'incidente sul lavoro del crollo di una gru in via Genova, a Torino, in cui hanno perso la vita Filippo Falotico, Roberto Peretto e Marco Pozzetti, il 18 dicembre 2024 l'associazione Sicurezza e Lavoro ha commemorato le vittime alla presenza di Clarissa Vetri (s), compagna di Roberto Eretto, e Roberta Varotti (d), moglie di Marco Pozzetti ANSA/JESSICA PASQUALON
A tre anni dall'incidente sul lavoro del crollo di una gru in via Genova, a Torino, in cui hanno perso la vita Filippo Falotico, Roberto Peretto e Marco Pozzetti, il 18 dicembre 2024 l'associazione Sicurezza e Lavoro ha commemorato le vittime alla presenza di Clarissa Vetri (s), compagna di Roberto Eretto, e Roberta Varotti (d), moglie di Marco Pozzetti ANSA/JESSICA PASQUALON
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TORINO, 18 DIC - A tre anni dalla tragedia, Torino ha ricordato oggi, con una cerimonia davanti alla targa a loro dedicata, le vittime del crollo della gru in via Genova, in cui persero la vita tre operai, Filippo Falotico, Roberto Peretto e Marco Pozzetti. Alla commemorazione, insieme ad alcuni familiari delle vittime, anche rappresentati delle istituzioni e il direttore di Sicurezza e Lavoro, Massimiliano Quirico, che ha messo l'accento sul fatto che "di lavoro si continua a morire. È una strage continua". Proprio la cerimonia per le vittime di via Genova ha anche concluso le Settimane della Sicurezza promosse da Sicurezza e Lavoro, con le quali, ha detto Quirico, "vogliamo fare memoria delle stragi sul lavoro, ma anche promuovere azioni e proposte per fare opera di prevenzione e formazione, anche tra i giovani". Quirico ha poi ricordato un altro incidente sul lavoro analogo, accaduto un mese fa, quello costato la vita a Fatmir Isufi, morto in un cantiere della Smat. "L'edilizia a Torino, come in Piemonte e nel resto d'Italia - ha osservato Quirico -, rimane un settore ad alto rischio, con pochi controlli e tanti infortuni e malattie professionali". "Ci auguriamo maggiori interventi preventivi e, soprattutto, maggiori controlli, in particolare nella fase di avvio dei cantieri. Deve cambiare radicalmente l'approccio al lavoro e alle questioni riguardanti salute e sicurezza di quelle imprese che non riconoscono il valore della vita di lavoratori e lavoratrici e la dignità del lavoro", ha concluso.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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