Tifosi dell'Atalanta e tafferugli, Salvini: «Verifiche in corso»
«Si stanno facendo tutte le verifiche del caso». Lo dice il ministro dell’Interno Matteo Salvini dopo i tafferugli tra i tifosi bergamaschi e la Polizia avvenuti a Firenze al termine della semifinale di andata della Coppa Italia tra Fiorentina e Atalanta.
Nelle scorse ore sul caso che ha coinvolto i tifosi bergamaschi si erano registrate diverse prese di posizione a livello politico, tra cui quella dei deputati bergamaschi del Pd Elena Carnevali e Maurizio Martina, che hanno presentato un’interrogazione parlamentare urgente proprio al ministro dell’Interno, interpellato giovedì sera anche dal sindaco di Bergamo Giorgio Gori.
Resta, comunque tutta da chiarire la causa dei tafferugli scoppiati a Firenze tra tifosi ospiti (in totale circa 3.000) e agenti dopo la partita serale di Coppa Italia Fiorentina - Atalanta, finita 3-3 e con ottime prospettive di qualificazione alla finale per l'Atalanta.
Gli scontri tra ultras nerazzurri e agenti sono avvenuti quando la colonna di oltre venti pullman era ormai fuori città e stava raggiungendo l'A/1 dal viadotto Varlungo in rientro a Bergamo. Secondo la questura, una cinquantina di tifosi avrebbe fermato il pullman su cui viaggiavano, scendendo in strada a volto coperto e con aste, mazze e bastoni. Sarebbero stati fatti risalire solo grazie a un duro intervento del reparto mobile in tenuta antisommossa.
Nel parapiglia tre agenti sarebbero stati trascinati nel bus rimanendo colpiti. Altri tifosi sarebbero scesi da alcuni pullman indietro, costringendo anche qui la polizia a intervenire per farli risalire. In questa fase, un funzionario della questura ha ricevuto un violento calcio al volto, riportando ferite guaribili in 10 giorni. Contuso anche un agente con lui. Nel pomeriggio però da Bergamo i tifosi dell'Atalanta Curva Nord Bergamo hanno fatto sapere su Fb di cercare «foto, video o semplicemente testimonianze dirette» dei tafferugli «a 500 metri dal casello di Firenze Sud».
Il gruppo precisa che «non c'è stato alcun contatto con la tifoseria viola, né prima né dopo la partita, e il clima era di assoluta tranquillità» e che la carovana è stata «separata e divisa dalle forze dell'ordine per controllare un pullman che si stava staccando». Poi però scatta l'accusa di Curva Nord Bergamo alla polizia di Stato nello stesso post: «Il reparto celere fa accostare il primo pullman, facendo aprire le porte e salendo in assetto antisommossa, colpendo e ferendo indistintamente tutti gli occupanti e rompendo i finestrini dopo aver divelto la porta anteriore». I 130 rischiano una denuncia per resistenza, violenza, lesioni a pubblico ufficiale e travisamento.
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