Italia e Estero

«Terza dose a 5 mesi dalla seconda e mascherina all'aperto»

A proporre le misure, nel quadro nazionale, l'assessore alla Sanità del Lazio D'Amato, che non esclude il lockdown dei non vaccinati
Mascherina anche all'aperto tra le ipotesi per ridurre i contagi - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
Mascherina anche all'aperto tra le ipotesi per ridurre i contagi - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
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«Ci stanno arrivando dei segnali che non ci piacciono. Vediamo troppi casi, anche gravi, tra chi è stato vaccinato sei mesi fa. Bisogna cambiare strategia contro il Covid, imitare il Regno Unito e offrire la terza dose prima, a cinque mesi dalla seconda». A sottolinearlo, in un'intervista al Messaggero, l'assessore alla Sanità della Regione Lazio Alessio D'Amato.

Il passaggio in giallo non appare imminente, «ma il nodo è un altro - dice D'Amato -, servono scelte più coraggiose, noi ad esempio ogni settimana curiamo circa 300 pazienti con i monoclonali e nei prossimi giorni inizieremo a somministrarli anche a domicilio». 

Cos'altro andrebbe fatto per limitare l'aumento dei casi positivi? «Sarebbe importante introdurre l'obbligo della mascherina all'aperto, a prescindere dal colore di una determinata regione - risponde l'assessore -. Secondo me sarebbe anche utile richiedere la quarantena a chi arriva da Paesi, pure della Ue, con un'alta circolazione del virus».

Quanto al lockdown per i non vaccinati in Austria D'Amato dice: «Anziché tornare a chiudere in maniera generalizzata, meglio il lockdown dei non vaccinati».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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