Italia e Estero

Terrorismo, allarme dalla Francia: "Altri grandi attentati"

Parlando al Forum sulla sicurezza a Monaco ha spiegato "La minaccia non diventerà minore, dobbiamo dirlo alla nostra gente"
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L'emergenza è stata centrale per tutti: la minaccia di Isis, in un clima generale di profonde
divergenze - su Siria, Ucraina, profughi - è il filo rosso che tiene unita la comunità internazionale nella paura. Ma i toni più allarmanti sono quelli del premier francese Manuel Valls: «Ci saranno altri grandi attentati», ha detto.

«Siamo in guerra perché il terrorismo ci fa guerra. Ci saranno altri attacchi e grandi attentati, questo è certo. La minaccia non diventerà minore, anche se noi lo vorremmo», ha spiegato. E il pericolo investe una scala «mondiale». La Francia ha pagato duramente, ha sottolineato Valls rievocando la strage di novembre, ma oltre all'Europa anche il mondo islamico è a rischio.

Ed è meglio non farsi illusioni: «La battaglia al terrore durerà a lungo, forse un'intera generazione, e noi dobbiamo dire la verità alla nostra gente», ha aggiunto in un altro passaggio della sessione dedicata ai primi ministri, condivisa con il collega russo Dmitri Medvedev. Quello che la comunità internazionale è chiamata a condurre contro Isis «è un nuovo tipo di guerra, una guerra senza regole, nella quale contro il nemico non è possibile alcun forma di diplomazia».


Non si può procrastinare, a questo punto, anche l'elaborazione di strategie serie contro la radicalizzazione: «Esiste questa fascinazione ideologica ? ha spiegato affrontando
il cuore del problema e citando in particolare poi l'Europa -, ci sono migliaia di estremisti in Francia, anche tante donne». A questa forte minaccia, che si annida nella società di diversi
paesi Ue, bisogna trovare una risposta efficace. 

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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