Italia e Estero

Telegram, Durov contro 'accuse per crimini commessi da terzi'

La foto profilo su Telegram del suo fondatore Pavel Durov. TELEGRAM / PAVEL DUROV ++ATTENZIONE LA FOTO NON PUO' ESSERE PUBBLICATA SENZA L'AUTORIZZAZIONE DELLA FONTE DI ORIGINE CUI SI RINVIA+++ NPK +++
La foto profilo su Telegram del suo fondatore Pavel Durov. TELEGRAM / PAVEL DUROV ++ATTENZIONE LA FOTO NON PUO' ESSERE PUBBLICATA SENZA L'AUTORIZZAZIONE DELLA FONTE DI ORIGINE CUI SI RINVIA+++ NPK +++
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PARIGI, 06 SET - Nel suo primo messaggio pubblico dopo l'arresto in Francia, Pavel Durov scrive sul suo canale Telegram che é "sorprendente" che qualcuno sia ritenuto responsabile per crimini commessi da altri, negando anche che la sua piattaforma di messaggistica sia un "paradiso anarchico" e definendo tali affermazioni "assolutamente false". Per l'imprenditore russo, accusare un amministratore delegato "di crimini commessi da terzi" è un "approccio sbagliato". Il fondatore e patron di Telegram ammette che i numeri crescenti di utenti - circa 950 milioni in tutto il mondo - "causa disagi crescenti che rendono più facile per i criminali abusare della nostra piattaforma. Per questo - prosegue Durov - mi sono posto come obiettivo personale di assicurare che le cose da questo punto di vista migliorino", aggiungendo che ci si sta occupando del problema "dall'interno" e che maggiori dettagli saranno resi pubblici in futuro, nella speranza di rendere Telegram e l'industria dei social nel suo insieme "più sicuri e più forti".

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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