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Taser alla Polizia locale, se ne discute in commissione a Napoli

Addestramento dei carabinieri all'uso del taser. La pistola elettrica sarà in dotazione alle forze dell'ordine dal 5 settembre in 12 città. Napoli, 3 settembre 2018. ANSA / CIRO FUSCO
Addestramento dei carabinieri all'uso del taser. La pistola elettrica sarà in dotazione alle forze dell'ordine dal 5 settembre in 12 città. Napoli, 3 settembre 2018. ANSA / CIRO FUSCO
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NAPOLI, 10 GEN - Pareri favorevoli e contrari al regolamento per la sperimentazione dell'uso del taser da parte della Polizia Locale di Napoli, approdato oggi in Commissione. Secondo l'assessore alla Polizia locale, Antonio De Iesu, il taser rappresenta uno strumento importante per garantire la sicurezza sia degli agenti sia dei cittadini. Ha quindi specificato che, per maggiore tutela, il suo utilizzo sarà accompagnato dall'attivazione automatica di una bodycam. Sulla stessa lunghezza d'onda il comandante della Polizia locale, Ciro Esposito, che ha posto l'accento sull'importanza della formazione per gli agenti, chiarendo che il regolamento riguarda esclusivamente una fase sperimentale di sei mesi, al termine della quale sarà necessario un nuovo regolamento. Durante il dibattito, il magistrato e consigliere Catello Maresca (Gruppo Maresca) ha parlato di "un passo fondamentale per la sicurezza in città", sottolineando come il taser rappresenti un'alternativa non letale alle armi da fuoco. Favorevoli anche Maria Grazia Vitelli (Pd), secondo cui il taser è una soluzione alle difficoltà che gli agenti affrontano quotidianamente a Napoli; Massimo Cilenti (Napoli Libera), che ha evidenziato la necessità di strumenti di difesa per gli agenti, soprattutto nelle zone periferiche della città e Iris Savastano (FI), che ha posto l'accento sui numerosi episodi di violenza contro gli agenti. Contrario alla sperimentazione e introduzione del taser il consigliere Rosario Andreozzi (Napoli Solidale Europa Verde Difendi la città) che ha evidenziato i rischi gravi, inclusa la possibilità di decessi, associati all'uso dello strumento, mentre sarebbe meglio privilegiare un approccio basato sulla mediazione e la moderazione. Sergio D'Angelo, dello stesso partito, ha definito il tema controverso, richiamando l'attenzione sui decessi documentati a livello internazionale legati all'uso del taser e ha espresso preoccupazione per l'impatto potenzialmente sproporzionato su migranti e senza fissa dimora. Il tema sarà oggetto di una nuova riunione con le parti sociali, "per un confronto più ampio e approfondito sulle implicazioni della sperimentazione".

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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