Superenalotto milionario, nessuno sa chi sia il neopaperone
È caccia aperta al neopaperone che l’altra sera ha vinto, giocando una schedina da 2 euro al Bar Marino di Lodi, oltre 209 milioni di euro al Superenalotto. Tutti vogliono sapere chi sia la persona che si è aggiudicata la somma più alta mai ottenuta nel mondo a una lotteria.
Il fatto è, però, che sembra difficile arrivare a scoprirne l’identità. Non è, infatti, grazie alla giocata di un sistema che è fioccata la vincita, quindi non interessa più persone, qualcuna delle quali avrebbe potuto scegliere di parlare ma tutto è dipeso, invece, da una schedina richiesta al sistema Quick Pick.
Quindi il vincitore potrebbe, benissimo, essere qualcuno che non aveva mai tentato prima la fortuna in vita sua. Magari qualcuno che non sapeva nemmeno compilare una schedina, tanto, appunto, da affidarsi alla macchina. Facile, quindi, credere alla titolare del locale Marisa Caserini, quando assicura che non ha idea di chi possa essere.
La figlia, Sara Poggi, si è rivolta al fortunato vincitore: «Si renda conto del potere che ha e aiuti le persone in difficoltà che ha intorno, come si vede talvolta nei film». Si propende comunque per un residente a Lodi, dato il genere di affluenza del locale, a 50 metri dal Duomo ma non prossimo a grandi luoghi di passaggio. Intanto al bar è festa e si è rifatto vivo anche Mario, cliente che nel 2012 vi aveva realizzato la bella vincita di 120mila euro.
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