Suicida l'ex generale Conti: «Vivo con il cruccio per Rigopiano»
L'ossessione di Rigopiano sulla morte dell'ex generale dei carabinieri forestali Guido Conti, suicidatosi nelle campagne di Pacentro. Di quel disastro lo stesso Conti scrive in una delle due lettere indirizzate ai familiari. «Vivo con il cruccio» della tragedia perché «quelle vittime mi pesano come un macigno», scriveva Conti aggiungendo che «Rigopiano è stato uno dei motivi che mi hanno convinto a lasciare il mio lavoro o a tentare di fare altro o a disinteressarmi di tutto questo. Non vivo, vegeto, facendo finta d'essere vivo».
La pubblicazione di questa lettera da parte dei media ha fatto infuriare la famiglia che all'Ansa ha detto di aver appreso «con immenso dolore come la morte del nostro congiunto sia stata messa in relazione alla tragedia di Rigopiano. Stupisce che questa correlazione sia stata da taluno ipotizzata in assenza di qualsiasi collegamento diretto e indiretto tra l'attività svolta da Guido e le vittime di Rigopiano. Tutto ciò aggiunge dolore al dolore», anche perché «la pubblicazione del contenuto delle lettere, tuttora sconosciuto a noi familiari, ci lascia profondamente amareggiati e aggiunge dolore al dramma che ci ha colpito».
Oltre alle due lettere trovate dagli investigatori, da subito in possesso della magistratura, ce ne sarebbe una terza in base a una testimonianza secondo la quale Conti avrebbe acquistato un francobollo prima di recarsi sul luogo dove si è poi sparato. Ma di questa terza lettera gli investigatori al momento non hanno traccia. In particolare su Rigopiano, Guido Conti si era interessato all'hotel in qualità di comandante provinciale di Pescara della Forestale nel marzo del 2007 per l'autorizzazione per i lavori della piscina del centro benessere.
Nella lettera l'ex generale si chiede infatti: «Potevo fare di più? Nel senso potevo scavare e prestare maggiore attenzione in indagini per mettere intoppi o ostacolare quella pratica? Probabilmente no ma avrei potuto creare problemi, fastidi. Vivo con il cruccio». Conti nei mesi scorsi aveva esternato questi suoi dubbi anche a Augusto De Sanctis, esponente del Forum H2o che con le sue inchieste e denunce ha sollevato diverse questioni sulla tragedia dell'hotel dove il 18 gennaio scorso sono morte 29 persone.
In un post su facebook De Sanctis scrive: «A Guido dissi in maniera netta che lui non c'entrava nulla con la tragedia né direttamente né indirettamente». «Dissi a Guido che erano ben altre le questioni che, anche senza avere magari una rilevanza penale, avevano potuto contribuito alla genesi» di ciò che è successo. Oggi i funerali si terranno alle 15 nella chiesa di Santa Maria della Tomba di Sulmona. Saranno presenti anche il comandante interregionale Ogaden dei Carabinieri, generale di corpo d'armata Giovanni Nistri, e il generale Davide De Laurentis, vicecomandante del Comando unità per la tutela forestale, ambientale e agroalimentare.
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