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Sudan: ong, 'epidemia di colera in campi sfollati per alluvioni'

epa11567852 People salvage their belongings at a flood-affected area, in Masawi, the northern state of Merowe, Sudan, 27 August 2024. According to the United Nations Office for the Coordination of Humanitarian Affairs (OCHA) in Sudan, at least 30 people have died after the Arba'at Dam, located approximately 38 km northwest of Port Sudan in Sudan's Red Sea State, was extensively damaged on 25 August due to heavy rains. Some 50,000 people living on the western side of the Dam have been severely affected, according to local authorities. OCHA figures state the floods affecting Sudan since July 2024 had already displaced at least 118,000 people prior to the dam collapse, and 317,000 were already affected across 16 of the 18 Sudanese states. EPA/STR
epa11567852 People salvage their belongings at a flood-affected area, in Masawi, the northern state of Merowe, Sudan, 27 August 2024. According to the United Nations Office for the Coordination of Humanitarian Affairs (OCHA) in Sudan, at least 30 people have died after the Arba'at Dam, located approximately 38 km northwest of Port Sudan in Sudan's Red Sea State, was extensively damaged on 25 August due to heavy rains. Some 50,000 people living on the western side of the Dam have been severely affected, according to local authorities. OCHA figures state the floods affecting Sudan since July 2024 had already displaced at least 118,000 people prior to the dam collapse, and 317,000 were already affected across 16 of the 18 Sudanese states. EPA/STR
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ROMA, 07 SET - Migliaia di bambine e bambini nel Sudan orientale sono a rischio a seguito di una grave epidemia di colera causata da inondazioni diffuse, acqua contaminata e un sistema sanitario decimato dopo 16 mesi di conflitto. E' l'allarme lanciato da Save the Children. Tra il 22 luglio e l'inizio di settembre sono stati segnalati quasi 2.900 casi di colera e 112 decessi: il ministero della Sanità sudanese ha dichiarato ufficialmente l'epidemia il 12 agosto. Tuttavia, i numeri reali potrebbero essere più alti, poiché l'accesso limitato alle strutture sanitarie e i ritardi nelle segnalazioni da parte delle comunità stanno portando a una significativa sotto-segnalazione, secondo l'ultimo rapporto del Sudan Health Cluster - all'interno del quale collaborano le Nazioni Unite, il ministero federale della Sanità e alcune Ong, tra cui Save the Children, si legge in una nota. A El Damer, nello Stato del Nilo fluviale, e a Gedarif, nello Stato di Gedarif, gli operatori di Save the Children segnalano una forte impennata dei casi di colera tra i bambini sotto i 5 anni. Il colera si diffonde rapidamente a causa del trattamento inadeguato delle acque reflue, delle inondazioni e dell'acqua potabile non sicura, condizioni peggiorate dopo le incessanti piogge che hanno colpito gran parte del Paese negli ultimi tre mesi e che hanno provocato almeno 173 vittime e 505 feriti da giugno e fatto sfollare 4.300 persone dai campi profughi nello Stato del Darfur settentrionale, compreso il campo di Zamzam, dove è stata recentemente dichiarata la carestia. "I bambini in Sudan sono passati da un orrore a un altro. Già prima dello scoppio del conflitto, l'anno scorso, il Paese era teatro di una delle più gravi crisi umanitarie del mondo, con scontri localizzati, disastri naturali, epidemie e crisi economiche che hanno lasciato 15,8 milioni di persone in difficoltà. Ora sono 25,6 milioni le persone che necessitano di aiuto, e con malattie come il colera non faranno che aumentare ulteriormente", ha dichiarato Mohamed Abdiladif, direttore nazionale ad interim di Save the Children in Sudan.

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