Italia e Estero

Stretta Usa sull'export di chip per l'IA, quote per 120 Paesi

epa10843645 A silicon wafer is on display during the SEMICON Taiwan 2023, in Taipei, Taiwan, 06 September 2023. SEMICON Taiwan 2023, a grand exhibition focusing on ‘Inspire Innovation. Empower Sustainability,’ will attract over 50,000 visitors and 950 exhibitors. The event also features programs on advanced manufacturing, heterogeneous integration, compound semiconductors, automotive chips, smart manufacturing, sustainable manufacturing, semiconductor security, and talent. SEMICON Taiwan 2023 will run from 06 to 08 September. EPA/RITCHIE B. TONGO
epa10843645 A silicon wafer is on display during the SEMICON Taiwan 2023, in Taipei, Taiwan, 06 September 2023. SEMICON Taiwan 2023, a grand exhibition focusing on ‘Inspire Innovation. Empower Sustainability,’ will attract over 50,000 visitors and 950 exhibitors. The event also features programs on advanced manufacturing, heterogeneous integration, compound semiconductors, automotive chips, smart manufacturing, sustainable manufacturing, semiconductor security, and talent. SEMICON Taiwan 2023 will run from 06 to 08 September. EPA/RITCHIE B. TONGO
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NEW YORK, 13 GEN - Nuova stretta della Casa Bianca alle esportazioni di chip per l'intelligenza artificiale, nel tentativo di limitare l'ascesa tecnologica della Cina e di altri rivali quali la Russia, l'Iran e la Corea del Nord. Un gesto che Pechino ha subito definito una "flagrante violazione delle regole commerciali internazionali. Le nuove disposizioni includono un tetto ai semiconduttori per l'IA che possono essere esportati in circa 120 Paesi, a esclusione dei 18 più stretti alleati americani. Le aziende che operano nei 120 Paesi per i quali sono state imposte le quote possono richiedere all'amministrazione di superare i limiti fissati accettando però alcuni standard per la tutela della sicurezza e dei diritti umani. "Gli Stati Uniti sono alla guida dell'IA ora, sia nello sviluppo sia nel design dei chip, ed è essenziale che la situazione resti immutata", ha detto la segretaria al Commercio Gina Raimondo. L'annuncio degli Stati Uniti - afferma Pechino in una dichiarazione - "è un altro esempio della generalizzazione del concetto di sicurezza nazionale e dell'abuso del controllo delle esportazioni, e una flagrante violazione delle regole economiche e commerciali multilaterali internazionali".

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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