Strasburgo, 3 morti e 12 feriti: è caccia al killer
Si chiama Chérif, ha 29 anni, origini nord africane ma nato a Strasburgo, l’attentatore che ieri sera ha seminato il panico ai mercatini di Natale nella cittadina sede del Parlamento europeo. Il bilancio è di tre morti e dodici feriti, alcuni in condizioni gravissime. Tra i feriti anche un italiano fortunatamente in condizioni non gravi.
Chérif era noto all'intelligence, schedato per radicalizzazione nella banca dati «fiche S» dove vengono inseriti gli individui che sono una minaccia per la sicurezza nazionale e condannato a due anni di carcere nel 2011 per aver aggredito un ragazzo durante una rissa.
L’inseguimento di Chérif era cominciato già ieri mattina quando, atteso per essere interrogato dalla polizia nell'ambito di un'inchiesta su una rapina con omidicio, l’uomo era riuscito a scappare. Gli agenti erano quindi andati nella casa del quartiere Neudorf, non lontano dal centro, dove era stato trovano dell’esplosivo. Era quindi scattato l'allarme tra le forze dell'ordine, ma senza esito.
Solo verso sera Chérif ricompare nel centro storico, tra i mercatini di Natale e la cattedrale, dove compie la sua strage e riesce a scappare un'altra volta. I militari lo intercettano di nuovo nel suo quartiere dove vengono sentiti nuovi spari. Chérif viene ferito ma riesce a prendere un tassista in ostaggio e a fuggire di nuovo. Per la terza volta in poche ore. Uno smacco per la polizia francese. Poco dopo Chérif lascia il tassista e prosegue a piedi, anche se ferito, con un fucile automatico. Se i testimoni parlano di un uomo solo in azione, le autorità non escludono che abbia complici che lo aiutino nella fuga.
In 350 sono sulle sue tracce, ha reso noto il ministro degli interni francese, Christophe Castaner, che ha innalzato il livello di allerta in tutto il Paese e intensificato i controlli alle frontiere. Vietato ogni raduno, scuole aperte.
Molte le analogie con quanto successo lo scorso anno, nello stesso periodo al mercato di Natale a Berlino
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