Italia e Estero

Strage Suviana: periti, guasto meccanico, tutto in 6 secondi

Proseguono le ricerche dei dispersi dopo l’splosione alla centrale idroelettrica Enel al Lago di Suviana.
Proseguono le ricerche dei dispersi dopo l’splosione alla centrale idroelettrica Enel al Lago di Suviana.
AA

BOLOGNA, 19 NOV - Si tratta solo di un quadro conoscitivo parziale, perché non c'è ancora stata la possibilità di effettuare sopralluoghi all'interno della centrale idroelettrica di Suviana, che risulta tutt'ora allagata, e recuperare alcuni componenti dei macchinari, ma secondo i periti incaricati dalla Procura di Bologna di indagare sulle cause che hanno provocato l'esplosione del 9 aprile nell'impianto Enel Green Power di Bargi, nel Bolognese, allo stato attuale delle conoscenze è possibile avanzare sei diverse ipotesi. E' quanto emerge, come anticipato dal Corriere di Bologna, da una pre-relazione depositata nei giorni scorsi nell'ambito dell'inchiesta contro ignoti per disastro colposo, omicidio colposo sul lavoro plurimo e lesioni colpose sul lavoro. Nell'incidente morirono 7 persone, e altre sei rimasero ferite. I periti sottolineano che il disastro potrebbe essere stato provocato dalla rottura di un componente dell'alternatore, per fatica o per qualche altro fenomeno che ha "bloccato" (frenato violentemente) l'albero sotto il rotore, lato turbina. In conseguenza di ciò il movimento rotatorio per inerzia avrebbe tranciato un collegamento dell'albero dell'alternatore facendo collassare il gruppo, provocando la fuoriuscita di olio dei cuscinetti e le fiamme che si sono sviluppate. Una causa meccanica quindi, compatibile con le dichiarazioni dei testimoni. Tutto sarebbe accaduto in soli 6,2 secondi. Si può quindi ipotizzare che l'incidente nasca da una sollecitazione meccanica che può essere dovuta a varie cause, o da una "infausta concomitanza di due o più di esse". Una delle ipotesi avanzate dai periti è che il cedimento meccanico che ha fatto collassare il gruppo sia stato provocato dal distacco di un polo dell'alternatore. Gli esperti avanzano però altre cinque ipotesi: il fenomeno di cavitazione che potrebbe aver causato la rottura di una pala di turbina; anomalie nel funzionamento di un cuscinetto; un'anomalia nella chiusura della valvola rotativa; un'anomalia nella chiusura del distributore; variazioni di pressione a elevata frequenza.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Condividi l'articolo

Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato