Strage Suviana: la bandiera dell'Inter sulla bara di Paolo
MILANO, 18 APR - Chiesa piena per il funerale di Paolo Casiraghi, il tecnico di 58 anni morto, insieme ad altre cinque persone, nell'esplosione avvenuta alla centrale idroelettrica Enel di Bargi, sul lago di Suviana, celebrato questo pomeriggio nella chiesa di San Giovanni Battista alla Bicocca, il quartiere di Milano dove viveva. Casiraghi, che avrebbe compiuto 59 anni lunedì scorso, lavorava da 38 anni per la stessa azienda, la multinazionale svizzera ABB. Cresciuto a Milano era appassionato di calcio e tifoso agguerrito dell'Inter. In chiesa, riuniti in silenzio, con i volti tesi e commossi, numerosi colleghi e amici di Paolo, stretti intorno ai suoi cugini. A rendergli omaggio sono intervenuti anche rappresentanti Abb ed Enel, unitamente all'assessora ai Servizi Civici del Comune di Milano, Gaia Romani. Sulla bara di Paolo una enorme bandiera dell'Inter, realizzata dagli amici più stretti. "Dobbiamo stare attenti a non cadere in una trappola, perché quando si tratta di una morte così, ti viene da dire 'desidero vendetta, qualcuno deve pagare" ha detto il parroco Don Antonio Fico, a inizio celebrazione. "È vero, ci sono delle responsabilità, ma in questo momento lasciamo tutto questo a chi di dovere - ha proseguito il sacerdote - augurandoci che si faccia luce sulla vicenda non per vendetta, non credo che Paolo voglia vendetta, ma perché cose del genere non capitino più, dobbiamo concentrarci sul momento spirituale".
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