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Strage di Samarate: Maja rinuncia all'eredità, soldi al figlio

Difesa, criticità rispetto alla perizia sulle sue capacità
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BUSTO ARSIZIO, 10 MAG - Alessandro Maja ha rinunciato all'eredità della moglie, Stefania Pivetta, da lui uccisa insieme al figlia minore Giulia, nel maggio 2022 a Samarate (Varese). Lo ha detto all'ANSA il suo avvocato, Gino Colombo, che ha spiegato come il suo assistito abbia preso la decisione "durante l'udienza con il giudice tutelare per la nomina di un amministratore di sostegno per i suoi beni, lo scorso 8 maggio". Poi ha precisato: "Maja in quell'occasione ha rinunciato all'eredità della moglie e ha espresso il desiderio di dare immediatamente al figlio per le cure 15 mila euro, di sua iniziativa".

Nicolò, 22 anni, è sopravvissuto all'aggressione di suo padre, e oggi sta lottando per tornare a una vita normale, dopo numerosi interventi e mesi in ospedale.

Relativamente alla perizia depositata dal perito designato dalla Corte d'assise di Busto Arsizio (Varese), che verrà discussa il prossimo 19 maggio in aula e che definisce Maja idoneo a subire un processo, l'avvocato Colombo ha evidenziato che "rispetto alle conclusioni che lo definiscono affetto da 'un disturbo di personalità che però non influisce sulla sua capacità di stare in giudizio', ci saranno certamente "delle criticità" di cui discutere.

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