Strage di Nizza, ieri il rientro di quattro vittime italiane
Solo il rombo dei motori del Boeing 767 dell’aviazione militare atterrato all’aeroporto di Malpensa ha rotto il silenzio dei parenti che ieri pomeriggio aspettavano l’arrivo delle salme di Mario Casati, Maria Grazia Ascoli, Gianna Muset e Angelo D’Agostino, le prime quattro vittime italiane della strage di Nizza a rientrare in Italia.
Ad attendere i feretri il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che soltanto due settimane fa aveva accolto a Ciampino le salme degli italiani uccisi nell’attentato terroristico di Dacca in Bangladesh.
Ieri il ministro dell'Interno Alfano ha poi ribadito l'impegno nel campo della sicurezza in Italia: «Nel 2015 e fino 14 luglio 2016 - ha spiegato - sono state controllate 156.685 persone, eseguite oltre 2.000 perquisizioni su soggetti ritenuti sospettabili, perquisite e controllate 346 navi della rotta dei foreign fighters».
Il bilancio della strage di Nizza è di 84 morti e 331 feriti, di cui 15 ancora in pericolo di vita: nel giorno in cui l’Assemblea Nazionale ha dato il proprio via libera alla proroga di altri 6 mesi dello stato d’emergenza il presidente Francois Hollande è tornato a rivolgersi alla nazione per lanciare un nuovo appello all'unità.
Intanto però continuano a volare accuse e interrogativi sul dispositivo di sicurezza messo in campo per le festività del 14 luglio.
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