Italia e Estero

Stop ai Tutor sulle autostrade (ma non ai controlli)

Brevetto copiato e istanza di sospensione dello stop dopo la sentenza rigettata. L'Asaps: «Preoccupati per l'estate alle porte»
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Stop ai Tutor sulle autostrade. Il sistema di controllo della velocità sulle autostrade è stato «spento» per effetto della pronuncia della Corte d'appello di Roma che ha rigettato l'istanza di sospensione della disattivazione del dispositivo. «Ma i controlli continueranno», assicurano Autostrade per l'Italia e Polizia stradale, che stanno lavorando ad un nuovo sistema sperimentale da mettere in campo.

La sorte del Tutor è stata decisa lo scorso 10 aprile, quando la Corte d'appello di Roma ne ordinò la rimozione dalla rete autostradale dando ragione ad una piccola ditta toscana, la Craft di Greve in Chianti (Firenze), che sosteneva che Autostrade aveva copiato un suo brevetto. La causa era iniziata nel 2006. La società autostradale - che ha impugnato la sentenza presso la Cassazione - aveva chiesto la sospensiva della rimozione del sistema, ma la Corte ha rigettato l'istanza. 

Secondo i magistrati, Autostrade per l'Italia non ha alcun obbligo di installare sistemi di rilevazione della velocità ed è per questo motivo che non hanno ritenuto la società  legittimata ad ottenere la sospensione dell'esecuzione della sentenza del 10 aprile. 

Niente più Tutor, dunque, ma non significa via libera con acceleratore a manetta sulle autostrade, assicurano Autostrade per l'Italia e Polstrada che «continueranno, ciascuna per gli obblighi specificamente loro imposti dalla legge, ad avere cura della sicurezza e della incolumità dei cittadini che viaggiano in autostrada». Entrambe, poi, stanno lavorando per l'attivazione in via sperimentale del nuovo sistema SICVe PM, approvato con provvedimento del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti numero 3338 del 31 maggio 2017.

La sentenza preoccupa però l'Asaps-Associazione sostenitori Polstrada. Con i Tutor, lamenta, «rischia di spegnersi anche il livello della sicurezza stradale. Dopo gli attacchi seriali al sistema del controllo della velocità con i vari misuratori come autovelox, telelaser e simili, anche questo provvedimento sicuramente inciderà sui risultati auspicati per la sicurezza sulle strade. Auspichiamo - aggiunge - che prevalga il buon senso fra gli automobilisti per evitare che le autostrade tornino a vedere il costante incremento della velocità e il prevalere dell'arbitrio di quanti sono alla guida di vetture potenti».

Asaps ricorda che nell'ultimo fine settimana «si sono contate 27 vittime sulle strade (record del 2018)» e definisce la situazione «assolutamente preoccupante in vista dei prossimi esodi estivi», con oltre ai Tutor fermi, anche gli «etilometri in quantitativo ridotto per revisione».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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