Italia e Estero

Stop ai medici a gettone, 851 candidati per coprire 235 posti negli ospedali lombardi

Tante sono state le domande per il bando dedicato ai liberi professionisti per l'Emergenza Urgenza gestito da Areu
Le parole dell'assessore Bertolaso
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Sono 851 le domande pervenute dai medici per il bando dedicato ai liberi professionisti per l’Emergenza Urgenza intraospedaliera gestito da Areu scaduto lo scorso 20 gennaio. «È un segnale molto importante – ha detto l’assessore al Welfare, Guido Bertolaso, a margine del Consiglio regionale – che conferma la validità della nostra decisione di mettere un freno immediato al ricorso alle cooperative di gettonisti. Siamo stati la prima Regione a farlo».

Il bando era rivolto agli specialisti in Anestesia, Rianimazione, Terapia intensiva e del dolore, specialisti in Medicina d’emergenza urgenza. Ed anche ai medici in formazione specialistica in tutte le discipline e medici non specialisti. Regione Lombardia completerà a breve le procedure finalizzate alla predisposizione di un elenco di medici idonei cui conferire incarichi libero professionali per i servizi di Anestesia e Rianimazione, Pronto Soccorso e Ambulatori per i «codici minori».

235 posti da coprire

«Abbiamo bandito questo primo avviso – ha proseguito – per i medici che devono lavorare nel campo dei Pronto soccorso e dell’emergenza-urgenza, gli anestesisti e tutti quelli che si devono occupare dei codici "minori". Avevamo bisogno, spalmati nell’arco di tutto l’anno, della copertura di 235 posti in questa particolare specialità e abbiamo ricevuto 851 domande. Quindi mi pare che possiamo tranquillamente considerarlo un grande successo. Primi in Italia, abbiamo deciso di interrompere questa vergognosa vicenda dei gettonisti e delle cooperative. Abbiamo sempre ritenuto che fosse la cosa più immorale possibile e immaginabile vedere dei medici lavorare nei Pronto Soccorso e nelle sale operatorie, in quelle che sono le situazioni più critiche, con stipendi molto bassi e ingiusti, come pure che fosse assolutamente ignobile che al fianco di questi colleghi ci fossero medici che per 12 ore di lavoro guadagnano 1.500 euro».

«Sappiamo benissimo che molti di questi "gettonisti" lavorano la notte in un ospedale guadagnando 1.500 euro. Poi "smontano" per andare in un altro ospedale e lavorano durante la giornata, lo hanno dichiarato loro stessi, guadagnando altri 1.500 euro. In due o tre giorni, questi signori, senza preoccuparsi dei livelli di stanchezza, stress e possibile distrazione, guadagnano quei 5-6.000 euro che poi permettono loro per il resto del mese di fare altro. Questo può accadere in una situazione di libero mercato in strutture che però non possono essere pubbliche».

I prossimi bandi

Ai primi di febbraio scadranno alcune cooperative e Areu sta già verificando le domande pervenute e iniziando le procedure di selezione. Nei prossimi giorni, inoltre, Regione Lombardia aprirà bandi anche per altre specialità perché servono «pediatri e psichiatri, in particolare, anche se con numeri decisamente inferiori».

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