Stati Uniti, Joe Biden si ritira dalla corsa alla Casa Bianca

La Redazione Web
Cosa sta accadendo in America, quali sono gli assetti che si stanno delineando. Attesa per la prima dichiarazione di Kamala Harris dopo l’endorsement del presidente
Joe Biden - Ansa © www.giornaledibrescia.it
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Nessun motivo di salute avrebbe giocato un ruolo nella decisione di Joe Biden di ritirarsi. Lo afferma un funzionario della Casa Bianca, smentendo così la dichiarazione che lo stesso presidente aveva fatto nelle ultime settimane affermando che solo un motivo di salute lo avrebbe spinto ad abbandonare.

Nel frattempo si registra il boom di donazioni per i democratici dopo l’annuncio di Biden, che comunque finirà il suo mandato.

I sostenitori di Biden fuori dalla Casa Bianca - Ansa © www.giornaledibrescia.it
I sostenitori di Biden fuori dalla Casa Bianca - Ansa © www.giornaledibrescia.it

Decine di manifestanti si sono radunate davanti la Casa Bianca. «Grazie Joe», il messaggio rivolto al presidente che ieri ha fatto il suo endorsement per Kamala Harris. Il New York Times definisce «coraggiosa» la scelta di Biden e invita i democratici a «cogliere l'occasione». La Casa Bianca precisa che il presidente concluderà il suo mandato. In settimana il discorso alla nazione.

Si attende la prima dichiarazione di Kamala Harris

Poco dopo il ritiro di Biden, Harris ha passato più di 10 ore telefonando a oltre 100 leader di partito ed avrebbe già ottenuto l'appoggio di oltre 500 delegati democratici, su un totale di 4.700 che saranno alla Convention del Partito in programma ad agosto a Chicago.

Il partito democratico si schiera compatto a fianco di Kamala Harris e i 50 presidenti statali hanno assicurato il sostegno alla vicepresidente in carica per la sua candidatura alla Casa Bianca, in competizione con Donald Trump. Subito dopo l'annuncio dell'addio di Biden si erano già espressi in suo favore i governatori della Pennsylvania, Shapiro, e della California, Newsom, oltre alla «pasionaria» Alexandria Ocasio-Cortez. I finanziamenti alla causa democratica hanno preso il volo, a 46,7 milioni di dollari in poche ore.

La vice presidente Usa, Kamala Harris, farà nelle prossime ore la prima apparizione pubblica da quando Biden ha annunciato il ritiro dalla corsa per la Casa Bianca. L’appuntamento è un evento sul South Lawn della Casa Bianca con le squadre sportive di tutto il Paese che quest’anno hanno vinto i campionati NCAA (National Collegiate Athletic Association, organizzazione sportiva delle università).

Kamala Harris - Ansa © www.giornaledibrescia.it
Kamala Harris - Ansa © www.giornaledibrescia.it

Le dichiarazioni di Harris sono in programma intorno alle 17.30 ora italiana. È previsto inoltre che questa settimana Harris incontri Benjamin Netanyahu durante la visita del premier israeliano a Washington.

Le dichiarazioni di Trump

Donald Trump - Ansa © www.giornaledibrescia.it
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Donald Trump attacca. Non usa mezzi termini e commenta con parole pesanti la mossa di Biden: «sarà ricordato come il peggior presidente nella storia del nostro Paese» e la sua vice Kamala Harris «sarà ancora più facile da battere». 

Trump sostiene inoltre che il partito repubblicano dovrebbe essere rimborsato delle spese sostenute finora nella campagna elettorale perché «ora» con il ritiro di Biden «dobbiamo ricominciare da capo».

La posizione di Barack Obama

Barack Obama si è posizionato come un anziano statistica imparziale al di sopra delle macchinazioni di partito. E per questo non va letto troppo nel suo mancato appoggio a Kamala Harris. Lo affermano fonti vicini all'ex presidente con il New York Times, secondo le quali Obama non aveva in mente un candidato alternativo quando ha deciso di non appoggiare subito Harris. L'ex presidente inoltre è stato neutrale anche nelle primarie democratiche del 2020. Obama ha poi voluto dedicare la giornata a Joe Biden, un uomo profondamente orgoglioso che non gli ha mai del tutto perdonato di aver appoggiato rapidamente Hillary Clinton nel 2016 e gli ha consigliato di non candidarsi nel 2020.

Le prossime scadenze

Innanzitutto c'è la scadenza del 7 agosto, ovvero la deadline dell'Ohio per la registrazione dei candidati. A giugno il governatore dello Stato, Mike DeWine, ha firmato una legge che sposta la scadenza a settembre ma, poiché il provvedimento di fatto entrerà in vigore proprio quel mese e non prima, i democratici vogliono accelerare il processo. In secondo luogo da qui al 19 agosto Biden dovrebbe assicurarsi il sostegno di tutto il partito, così da poter essere in grado di proporre ai 3.894 delegati riuniti a Chicago di votare per lei. A quel punto si porrebbe solo il problema di scegliere il suo vice, sempre alla kermesse.

La decisione presa nelle ultime ore

Una decisione presa sabato sera con i due uomini chiave delle sue campagne: il capo della strategia della Casa Bianca Steve Ricchetti e il consigliere senior Mike Donilon. Vari media Usa, come Politico e Cnn, ricostruiscono i tempi e i momenti della storica scelta di Joe Biden di non ricandidarsi alla Casa Bianca.

Politico scrive che ancora sabato mattina Biden aveva detto ai suoi collaboratori senior che la campagna andava «a tutto vapore». Steve Ricchetti, che è stato con Biden fin dai suoi giorni al Senato, era andato a trovare il presidente a casa sua sulla costa del Delaware venerdì. Mike Donilon è arrivato sabato. I due uomini si sono seduti a distanza dal presidente, ancora positivo al Covid, e hanno presentato nuovi dati schiaccianti per il presidente in un incontro che avrebbe accelerato la fine della carriera politica di Biden.

Oltre a esporre nuove preoccupazioni da parte dei parlamentari dem e aggiornamenti su un'operazione di raccolta fondi che aveva subito un notevole rallentamento, Ricchetti e Donilon hanno portato con sé i sondaggi della campagna, che mostravano che la strada di Biden verso la vittoria a novembre era persa, secondo cinque persone a conoscenza della questione. Biden ha posto diverse domande durante il confronto.

Le uniche altre persone con Biden nella residenza quando si è alzato domenica erano la first lady Jill Biden e due fidati collaboratori: il vice capo dello staff Annie Tomasini e l'assistente della first lady Anthony Bernal. Alle 13:45 ora locale, ha reso noto a un gruppo un po’ più numeroso di stretti collaboratori che aveva deciso la sera prima di porre fine alla sua corsa, leggendo la sua lettera e ringraziandoli per il loro servizio. Un minuto dopo, prima che qualsiasi altro membro della campagna e dello staff della Casa Bianca potesse essere avvisato, ha pubblicato la lettera storica dal suo account di campagna sul sito di social media X

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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