Italia e Estero

Starmer conferma, il piano Ruanda è morto e sepolto

epa11461738 Britain's Prime Minister Keir Starmer (C) chairs his first meeting of the Cabinet in Downing Street, London, Britain, 06 July 2024. Starmer became the country's new prime minister on 05 July, after his party won a landslide victory in the general election. EPA/ANDY RAIN / POOL
epa11461738 Britain's Prime Minister Keir Starmer (C) chairs his first meeting of the Cabinet in Downing Street, London, Britain, 06 July 2024. Starmer became the country's new prime minister on 05 July, after his party won a landslide victory in the general election. EPA/ANDY RAIN / POOL
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LONDRA, 06 LUG - Il controverso "piano Ruanda", concepito dei governi Tory a scopo dichiaratamente dissuasivo contro l'immigrazione illegale, "è morto e sepolto". Lo ha confermato il nuovo premier laburista Keir Starmer nella prima conferenza stampa seguita al consiglio dei ministri odierno d'esordio, ribadendo tuttavia l'impegno a contrastare con strumenti diversi gli sbarchi 'clandestini'. Quanto alla politica estera, Starmer ha sottolineato di aver avviato fin da ieri contatti con vari leader stranieri, a cominciare da "Joe Biden e Volodymyr Zelensky" (e tra i primissimi anche Giorgia Meloni), insistendo sul suo approccio moderato e di sostanziale continuità sui principali dossier internazionali: in primis il sostegno, anche militare, a Kiev, che "proseguirà" come prima. Ha quindi ricordato che la settimana prossima sarà a Washington per il vertice Nato e ha indicato "la sicurezza e la difesa" come il "primo dovere" del governo a livello di relazioni internazionali.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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