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Spari in Tribunale: Giardiello sarà in aula per la bancarotta

Lo ha spiegato l'avvocato che difende l'imprenditore nell'inchiesta sul triplice omicidio condotta dalla Procura di Brescia
Claudio Giardiello
Claudio Giardiello
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Claudio Giardiello, l’imprenditore che il 9 aprile scorso sparò otto colpi di pistola nel Tribunale di Milano uccidendo il giudice Fernando Ciampi, l’avvocato Lorenzo Claris Appiani e il suo coimputato Giorgio Erba, vuole essere presente, il prossimo 9 febbraio, all’udienza del processo per bancarotta in occasione del quale fece la strage.

Lo ha spiegato l’avvocato Andrea Dondè, che difende Giardiello nell’inchiesta sul triplice omicidio, condotta dalla Procura di Brescia, che si avvia alla conclusione con il deposito dell’avviso di chiusura delle indagini per l’imprenditore e per tre guardie giurate che erano in servizio al varco del Palazzo di Giustizia dal quale Giardiello sarebbe passato con l’arma.

La competenza sull’inchiesta spetta alla Procura di Brescia in quanto Giardiello puntò l’arma contro il pm che quel giorno era in udienza e sono i magistrati bresciani a occuparsi di indagini in cui i loro colleghi milanesi risultano parti offese.

I tre vigilantes sono accusati di omicidio colposo in concorso con Giardiello, che è invece accusato di omicidio volontario e altri reati.

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