Italia e Estero

Spaccio a scuola, arriva il daspo anti-pusher

Due direttive dell’Interno avviano un censimento rapido sugli sgomberi e un piano articolato contro la droga a scuola
Stretta contro gli spacciatori e mano pesante su chi spaccia in particolare davanti alle scuole
Stretta contro gli spacciatori e mano pesante su chi spaccia in particolare davanti alle scuole
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Stretta del Viminale sulla sicurezza con un censimento rapido sugli sgomberi, un piano articolato di lotta contro lo spaccio davanti alle scuole e l’introduzione del taser in dotazione alle Forze dell’Ordine in 12 città campione.

Sono alcune delle misure annunciate in queste ore dal Ministero dell’Interno guidato da Matteo Salvini. Il ministero chiede un censimento degli occupanti abusivi di immobili e più rapidità. A sigillare il via alla prima fase di utilizzo del taser è stato proprio il ministro dell'Interno, Matteo Salvini: «Aiuterà migliaia di agenti a fare meglio il loro lavoro» - scrive su Facebook. Saranno sperimentati a Milano, Napoli, Torino, Bologna, Firenze, Palermo, Catania, Padova, Caserta, Reggio Emilia e Brindisi.

Sul fronte degli sgomberi, invece, le novità riguardano una richiesta con massima rapidità di un censimento degli occupanti abusivi di immobili e l’individuazione di minori o soggetti «fragili», per i quali in caso di necessità i servizi sociali dei Comuni attiveranno specifici interventi «non negoziabili». Secondo il documento, il censimento degli occupanti, che deve essere «condotto, anche in forma rapida, sotto la regia dei Servizi sociali dei Comuni e, laddove occorra, con l’ausilio dei soggetti del privato sociale». Già entro la fine di settembre, è atteso dal Viminale un primo report. La nuova direttiva supera la precedente dell’ex ministro Minniti che disponeva l’inapplicabilità degli sgomberi in assenza di una alternativa alloggiativa. Una direttiva destinata a creare non pochi problemi se applicata integralmente.

Nel frattempo arriva un vero e proprio giro di vite contro lo spaccio in prossimità degli istituti scolastici. Il Viminale lancia un Piano straordinario per combattere lo spaccio della droga davanti alle scuole. Il Piano riguarderà le principali città italiane che avranno a disposizione un fondo complessivo da 2,5 milioni per incrementare i controlli, assumere agenti della polizia locale a tempo determinato, coprire i costi degli straordinari o installare impianti di videosorveglianza.

Salvini spiega: «Io continuo, orgoglioso, il mio lavoro. Sperando di poterlo fare senza essere indagato, ho finanziato per la prima volta l'iniziativa Scuole sicure, che prevederà controlli straordinari anti-droga in numerose città per bloccare gli spacciatori di morte (spesso immigrati irregolari) davanti alle scuole italiane». Nella direttiva è previsto una sorta di daspo per gli studenti pizzicati a spacciare che per un certo periodo non potranno tornare fra i banchi.

Il ministro sottolinea la necessità che accanto all’intensificazione dell’impegno che sarà richiesto alle forze di polizia, si metta in campo una più ampia e complessiva strategia d’azione sul territorio, da realizzare in stretto raccordo con le amministrazioni locali. I comuni che riceveranno i finanziamenti sono stati individuati tra quelli che contano più di 200 mila abitanti. La durata dei progetti non dovrà superare il prossimo anno scolastico. I comuni interessati dovranno produrre la documentazione che viene richiesta alla Prefettura entro il 20 settembre.

 

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