«Sono umane le ossa nell’auto di Sabrina»
Sono probabilmente di Sabrina Beccalli, e non di un cane, i resti trovati nell’auto bruciata della 39enne scomparsa a Crema lo scorso 15 agosto. La svolta nelle indagini è arrivata al termine delle prime analisi eseguite all’Istituto di medicina legale di Milano su una trentina di piccole ossa e lembi di tessuto.
La stessa procura di Cremona si stava ormai orientando da qualche giorno in questa direzione. «Il fatto che il cadavere sia stato cercato ovunque, a lungo e inutilmente, e che l’indagato sostenga con tanta ostinazione di aver bruciato il corpo della vittima - aveva spiegato il procuratore capo di Cremona, Roberto Pellicano - ci spinge a rivalutare con attenzione questa pista». Ma il giallo non può dirsi risolto.
Resta ancora da capire, infatti, se Sabrina sia stata uccisa da Pasini, come sostengono gli inquirenti, o se invece sia morta in seguito a un’overdose, come racconta invece l’indagato, che ha sempre ammesso di esser stato lui ad aver incendiato l’auto senza però aver ucciso nessuno.
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