Italia e Estero

'Soldi in cambio dei permessi di soggiorno', fermato un agente

I documenti falsi e il denaro contante rinvenuti dalla Polizia Stradale di Lecco, Isernia e Campobasso, che ha arrestato due molisani per il reato di uso di documenti falsi per l'espatrio, 30 gennaio 2017. A casa degli arrestati é stata trovata una stamperia clandestina di documenti falsi, tutti riconosciuti dagli Stati dell'Unione europea. Tra essi titoli validi per l'espatrio, potenzialmente utilizzabili sia per l'immigrazione che per l'emigrazione clandestina, e migliaia tra carte d'identità, patenti di guida, carte di circolazione, certificati assicurativi. I poliziotti hanno rinvenuto anche un'ingente somma di denaro contante e macchinari e strumenti informatici, con hardware e software di ultima generazione, tutti idonei alla falsificazione di documenti. ANSA/ POLIZIA DI STATO +++ ANSA PROVIDES ACCESS TO THIS HANDOUT PHOTO TO BE USED SOLELY TO ILLUSTRATE NEWS REPORTING OR COMMENTARY ON THE FACTS OR EVENTS DEPICTED IN THIS IMAGE; NO ARCHIVING; NO LICENSING +++
I documenti falsi e il denaro contante rinvenuti dalla Polizia Stradale di Lecco, Isernia e Campobasso, che ha arrestato due molisani per il reato di uso di documenti falsi per l'espatrio, 30 gennaio 2017. A casa degli arrestati é stata trovata una stamperia clandestina di documenti falsi, tutti riconosciuti dagli Stati dell'Unione europea. Tra essi titoli validi per l'espatrio, potenzialmente utilizzabili sia per l'immigrazione che per l'emigrazione clandestina, e migliaia tra carte d'identità, patenti di guida, carte di circolazione, certificati assicurativi. I poliziotti hanno rinvenuto anche un'ingente somma di denaro contante e macchinari e strumenti informatici, con hardware e software di ultima generazione, tutti idonei alla falsificazione di documenti. ANSA/ POLIZIA DI STATO +++ ANSA PROVIDES ACCESS TO THIS HANDOUT PHOTO TO BE USED SOLELY TO ILLUSTRATE NEWS REPORTING OR COMMENTARY ON THE FACTS OR EVENTS DEPICTED IN THIS IMAGE; NO ARCHIVING; NO LICENSING +++
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LECCO, 12 MAR - Un poliziotto in servizio presso l'Ufficio Immigrazione della Questura di Lecco è stato sottoposto a fermo con l'accusa di corruzione per atti contrari ai doveri d'ufficio. Lo ha reso noto la Procura di Lecco, che ha coordinato le indagini sull'accaduto. Secondo le indagini della Squadra Mobile, l'agente avrebbe approfittato del suo ruolo per estorcere denaro a cittadini stranieri in attesa della regolarizzazione della loro posizione sul territorio italiano. L'indagine ha messo in luce un sistema illecito strutturato, portato avanti dal poliziotto con la complicità di terzi. L'agente avrebbe chiesto somme di denaro variabili, in alcuni casi fino a diverse migliaia di euro, per "agevolare" le pratiche di soggiorno e cittadinanza. In realtà, i pagamenti servivano solo a garantire che la pratica non venisse ostacolata o ritardata artificialmente dallo stesso poliziotto.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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