Italia e Estero

Società pediatri: «Bambini e adolescenti: vaccino raccomandato»

Dopo che la sanità tedesca l'ha limitata solo ai soggetti con patologie, i medici italiani ritengono opportuna la vaccinazione dai 12 anni
Un ragazzo in un centro vaccinale, pronto a ricevere la dose -Foto Ansa/Massimo Percossi © www.giornaledibrescia.it
Un ragazzo in un centro vaccinale, pronto a ricevere la dose -Foto Ansa/Massimo Percossi © www.giornaledibrescia.it
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«Non possiamo escludere manifestazioni severe da Covid-19 nell'età pediatrica e per questo la Società italiana di pediatria Sip, sulla base delle indicazioni dell'Agenzia italiana del farmaco Aifa, raccomanda la vaccinazione nei bambini dai 12 anni e negli adolescenti». Lo afferma all'Ansa la presidente Sip Annamaria Staiano, dopo che l'autorità vaccinale tedesca (Stiko) ha confermato le indicazioni emerse nei giorni scorsi, ovvero nessun consiglio generalizzato di vaccinazione ai ragazzi sopra i 12 anni, ma effettuare la vaccinazione solo a chi è malato o ha sofferto di malattie pregresse.

«L'Aifa ha indicato il vaccino Pfizer per la fascia pediatrica 12-15 anni e seguiamo tale indicazione. La Sip - chiarisce Staiano all'Ansa - è favorevole alle vaccinazioni pediatriche nonostante alcuni sostengano che il rapporto benefici-rischi sia basso poichè le manifestazioni legate alla Covid in questa fascia di età sono state lievi ed i decessi pochi». Nonostante ciò, rileva, «va ricordato che negli Stati Uniti sono morti per Covid circa 3mila bambini ed in Italia si sono registrati 30 decessi, soprattutto in bambini fragili per concomitanti patologie. Inoltre, si registrano nel nostro Paese anche un centinaio di casi di Sindrome infiammatoria multisistemica, una sindrome seria che ha determinato un decesso per un bambino in condizione di fragilità ma che può comportare comunque la necessità del ricovero in terapia intensiva».

Dunque, sottolinea, «la vaccinazione va consigliata, chiarendo che ci sono anche notizie false relative a presunti eventi avversi, come problemi futuri per la fertilità». Quanto invece ad alcuni casi segnalati di miocardite lieve dopo la vaccinazione in adolescenti dai 17 anni, conclude Staiano, «le autorità sanitarie statunitensi ed europee, ovvero la Fda e l'Ema, stanno esaminando i casi in questione per verificare l'esistenza di un nesso di causalità».

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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