Siria, i curdi si smarcano da decisioni Conferenza nazionale

QAMISHLIYAH, 25 FEB - L'amministrazione curda in Siria ha dichiarato di non sentirsi legata dalle decisioni della Conferenza nazionale organizzata dal governo di Damasco, alla quale non è stata invitata. "Questa conferenza non rappresenta il popolo siriano e, in quanto parte della Siria, non essendo stati rappresentati, ci riserviamo il diritto di opporci a questa conferenza sia nella forma che nella sostanza e non prenderemo parte all'attuazione dei suoi risultati", hanno affermato le Forze Democratiche Siriane (Sdf) in una dichiarazione, poco prima della lettura delle raccomandazioni finali della riunione. La Conferenza ha deciso fra l'altro la messa al bando di tutti i gruppi armati presenti nel Paese, all'infuori dell'esercito statale.
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