Si sfogano su Whatsapp e parlano male del capo: licenziate
Parlare male del proprio superiore su whatsapp può costare il posto. Così infatti è andata a due 29enni assunte a tempo indeterminato in una piccola azienda del Parmense che si occupa di confezionamento di prodotti alimentari e ortofrutta.
Come racconta il Corriere della Sera, le due si erano sfogate dopo un'arrabbiatura. Il capo, stando a quanto scrive il quotidiano, minacciava costantemente il licenziamento e denigrava quotidianamente le dipendenti. Così una collega ha stampato gli scambi «incriminati» facendoli leggere al titolare dell'impresa, che a gennaio ha inviato alle operaie una contestazione disciplinare e, dopo qualche giorno, la lettera di licenziamento.
Le due hanno fatto ricorso al Tribunale del lavoro di Parma, a maggio la prima udienza.
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