Sepolti dalla neve, la tragedia del Rigopiano. Bresciani a Visso
Hanno lavorato per tutta la notte i soccorritori che stanno scavando sotto la neve che ha travolto l'hotel Rigopiano alla ricerca della trentina di dispersi che ancora mancano all'appello. Con le temperature ampiamente sotto lo zero, i soccorritori hanno lavorato grazie all'ausilio delle fotocellule ma a ritmi ridotti: non ci sono infatti le condizioni di sicurezza necessarie per operare in maniera massiccia e, dunque, si è preferito ridurre il numero degli uomini impegnati. Nel corso della notte le turbine e le ruspe hanno proseguito inoltre il lavoro per liberare la strada che sale all'hotel e consentire una migliore circolazione dei mezzi di soccorso.
Il bilancio provvisorio è di quattro morti, due superstiti e almeno 25 dispersi.
Intanto sono quasi settemila gli uomini impegnati nei soccorsi nelle zone colpite nel centro Italia dall'emergenza terremoto e neve. Il sistema di protezione civile, già sul territorio per l'emergenza neve, è impegnato prioritariamente nelle attivita' di soccorso e assistenza alla popolazione.
I mezzi di soccorsi complessivamente impegnati sono circa tremila. Una squadra composta da uomini e mezzi dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Alpino e Speleologico, del 118, della Polizia, dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, presente con unita' cinofile, èimpegnata da molte ore sulla slavina che ha colpito l'Hotel Rigopiano, nel comune di Farindola. Si tratta nel complesso di 135 uomini e 25 mezzi, al lavoro ininterrottamente in una situazione di difficoltà estrema.
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