Italia e Estero

Senatore trumpiano, designare Mosca sponsor del terrorismo

epa11085814 Republican Senator of South Carolina Lindsey Graham attends a press conference on immigration, at the US Capitol in Washington, DC, USA, 17 January 2024.  Discussions continue on a government funding package which must pass through both chambers of the US Congress before the 19 January deadline in order to avert a partial government shutdown, with the southern border immigration being a key issue for Republican lawmakers.  EPA/WILL OLIVER
epa11085814 Republican Senator of South Carolina Lindsey Graham attends a press conference on immigration, at the US Capitol in Washington, DC, USA, 17 January 2024. Discussions continue on a government funding package which must pass through both chambers of the US Congress before the 19 January deadline in order to avert a partial government shutdown, with the southern border immigration being a key issue for Republican lawmakers. EPA/WILL OLIVER
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WASHINGTON, 18 FEB - Designare la Russia come stato sponsor del terrorismo dopo la morte di Alexei Navalny. Lo propone il senatore repubblicano Lindsey Graham, alleato di Donald Trump, suggerendo una iniziativa legislativa bipartisan che potrebbe materializzarsi gia' la prossima settimana. "Navalny è stata una delle persone più coraggiose che abbia mai incontrato. Quando è tornato in Russia doveva sapere che sarebbe stato ucciso da Putin, e lui è stato assassinato da Putin", ha detto Graham in una intervista su "Face the Nation" della Cbs. "Perché non facciamo questo? Ho appena parlato al telefono con due senatori democratici. Dichiariamo la Russia uno stato sponsor del terrorismo in base alla legge statunitense", ha detto. "Il presidente Biden disse a Putin che, se fosse successo qualcosa a Navalny, avrebbe pagato un prezzo. Sono d'accordo con lui, il prezzo che deve pagare è la Russia nella lista degli stati sponsor del terrorismo", ha proseguito Graham. Nella blacklist ci sono attualmente quattro paesi: Cuba, Corea del Nord, Iran e Siria. La designazione prevede una serie di sanzioni, tra cui restrizioni sull'assistenza straniera e il divieto di esportazioni e vendite di prodotti nel settore della difesa.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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