Italia e Estero

Sei ragazzi da Isorella all'Emilia Romagna per aiutare a spalare il fango

Con una storia su Instagram hanno organizzato una raccolta last minute e sono partiti per Faenza: la storia di solidarietà dei ventenni
I sei amici di Isorella al lavoro in Romagna - Foto © www.giornaledibrescia.it
I sei amici di Isorella al lavoro in Romagna - Foto © www.giornaledibrescia.it
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«Siamo giovani e la forza non ci manca. Volontà ne abbiamo, voglia di lavorare anche, e lì c’è gente che ha bisogno di tutto questo: andiamo!». Detto fatto, Lorenzo Mangeri in una giornata normale, di routine lavorativa, dopo aver sentito le continue notizie sull’alluvione in Emilia Romagna ha lanciato la proposta al suo gruppo di amici. I quali, senza girarci attorno, sono arrivati alla stessa conclusione: «Andiamo!».

Oltre a Lorenzo, 22 anni, si sono messi in marcia verso la Romagna Federico Martorella di 21 anni, Nicola Storti di 23, Filippo Treccani di 26, Simone Bindi di 24 e Lorenzo Zanini di 22: tutti giovanissimi di Isorella che domenica hanno trascorso la loro giornata in mezzo al fango, armati di pale, braccia e cuore, ad aiutare gli alluvionati «con le mani». «Siccome abbiamo un furgone, sentito che là servivano aiuti anche materiali, ho pubblicato subito una storia su Instagram» ha raccontato Lorenzo domenica sera, mentre il gruppetto di amici era sulla strada del ritorno.

Da Instagram alla partenza

«Attenzione! Domani io e i miei amici andremo ad aiutare questa gente (nella storia, una foto delle zone flagellate) - si leggeva su Instagram -. Nel furgone abbiamo posto per qualsiasi tipo di aiuto: generi alimentari, badili, coperte...». «Ci hanno contattato subito in tanti, anche i commercianti di Isorella e la Caritas, ad esempio, ma pure persone singole che volevano dare una mano - hanno raccontato i ragazzi -. Così, immediatamente, sabato pomeriggio abbiamo raccolto aiuti con il furgone e domenica alle 4 di mattina siamo partiti verso Faenza: praticamente il furgone era così pieno che non ci stavamo più noi. È stato tutto rapido e spontaneo, e bello proprio per questo».

«Non si può immaginare cos'è se non si vede»

E ancora: «Là hanno bisogno di mani che lavorano - ci hanno detto i ragazzi -. Siamo arrivati alle 7 nella zona di Faenza, abbiamo preso le pale e ci siamo messi ad aiutare le persone, assieme agli altri volontari giunti da tanti posti d’Italia. Nel corso della giornata abbiamo spalato il fango, aiutato a svuotare le case anche dai mobili, che sono tutti da buttare, e siamo andati al centro di raccolta per depositare i tanti aiuti materiali che ci hanno consegnato le persone del nostro paese prima di partire. Non si può immaginare la situazione se non la si vede: ci sono case, al primo piano, che hanno il fango ovunque, fino al soffitto. Terribile».

La voce di questi giovani, nonostante la lunga giornata, non è sembrata neppure stanca: emanava energia pura. «Siamo contenti di ciò che abbiamo fatto: è stata una scelta rapida e giusta - dicono ancora -. C’erano tanti volontari, provenienti da varie zone d’Italia: tutti sporchi, senza tirarsi indietro, ci siamo dati da fare, assieme a quella gente cui è capitata questa disgrazia».

Anche il Comune si sta attivando

Anche l’Amministrazione comunale tramite il sindaco Simone Bellardi si è complimentata con i ragazzi che si sono rimboccati le maniche e hanno portato «l’abbraccio» degli isorellesi che hanno donato aiuti. «Unitamente ad Acb (Associazione Comuni Bresciani) il Comune di Isorella si sta attivando per individuare un progetto che possa essere d’aiuto alle popolazioni colpite dall’alluvione», fa inoltre sapere l’Amministrazione comunale che aggiornerà la cittadinanza in merito.

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