Italia e Estero

Secondo giro di consultazioni, Draghi deve definire la squadra

Si parte oggi alle 15: la maggioranza non è più in dubbio, ora si ragiona sul programma
Il premier incaricato, Mario Draghi - Foto Ansa/Fabio Frustaci © www.giornaledibrescia.it
Il premier incaricato, Mario Draghi - Foto Ansa/Fabio Frustaci © www.giornaledibrescia.it
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Entra nel vivo, con il secondo giro di consultazioni da oggi a domani pomeriggio, la formazione del governo guidato da Mario Draghi. L'ex presidente della Bce è ripartito stamattina da Città della Pieve alla volta di Montecitorio dove dalle 15 incontrerà i piccoli partiti.

Se la ricerca di una maggioranza non è più nei pensieri del professore, i nodi da sciogliere non mancano, dalla definizione del programma alla formazione della squadra di governo. Dopo aver ascoltato e preso appunti, lasciando intendere poco sulle sue mosse, ora le forze politiche si aspettano di capire come Draghi ha intenzione di muoversi cercando di fare sintesi tra le priorità del paese e le richieste dei partiti.

Partiti che in alcuni casi si ritroveranno per la prima volta a governare insieme, come nel caso del Pd e della Lega, e di Fi insieme a M5s. Tutti dichiarano di non mettere veti e di essere pronti alla collaborazione ma fondamentale sarà l'indirizzo che darà il premier incaricato. Che potrebbe sciogliere la riserva al Quirinale già domani sera o mercoledì per giurare, nelle migliore delle scalette, entro venerdì 12.

Si parte oggi dalle 15 con il gruppo Misto della Camera, poi il Movimento italiani all'estero, Azione, +Europa, i radicali, Noi con l'Italia, Cambiamo, Centro democratico e si chiude alle 17,30 con le Autonomie. Martedì il clou dalle 11: i primi a sedersi di nuovo al tavolo con Draghi saranno i cosiddetti 'responsabilì, poi Leu, Italia viva, Fratelli d'Italia, Pd, Forza Italia, Lega e M5s.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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