Scurati, il motto 'Radici nel futuro' evoca una memoria faziosa
FRANCOFORTE SUL MENO, 16 OTT - "Mi pare chiaro che 'Radici nel futuro' evoca un tentativo di riscrittura della nostra storia basato non sulla verità storica, sull'oggettività che consente una coscienza condivisibile, una coscienza civile, ma basato su una memoria di parte. Una memoria faziosa, identitaria, partigiana, polemica che cerca nemici". Lo dice Antonio Scurati a margine della presentazione allo Stand Giunti-Bompiani alla Buchmesse del quarto capitolo della serie dedicata a Mussolini, M L'ora del destino (Bompiani) che arriva oggi in libreria, del motto della Fiera del Libro di Francoforte con l'Italia Paese Ospite d'Onore. "Questo tentativo di riscrivere la storia è una negazione della storia ed è parte integrante del programma politico dell'estrema destra in Italia come nel resto d'Europa", sottolinea. "Io lavoro sulla narrazione del passato però a me appare evidente che queste radici che vengono evocate sono radici che affondano nella storia del fascismo e neo fascismo novecentesco, che non sono state mai del tutto tagliate e che costringono gli organizzatori a guardare indietro con uno sguardo reazionario. Non vedo rappresentata la creatività, il fermento creativo dell'Italia di oggi e non lo è perché quando si è costretti, in base a una scelta di militanza politica, a guardare indietro, con uno sguardo reazionario si esclude il fermento creativo" afferma Scurati.
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