Italia e Estero

Scuola, approvata l'assunzione di 112.473 docenti

Disco verde dal Consiglio dei ministri per l'anno 2021/2022. Quasi 50mila nuovi tempi indeterminati saranno tra Lombardia, Piemonte e Veneto
Un docente in cattedra
Un docente in cattedra
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Il Consiglio dei ministri, su proposta del ministro per la Pubblica amministrazione Renato Brunetta e del ministro dell'Economia e delle finanze Daniele Franco, ha approvato l'autorizzazione al Ministero dell'Istruzione ad assumere, a tempo indeterminato, sui posti effettivamente vacanti e disponibili, per l'anno scolastico 2021/2022 un numero pari a 112.473 docenti. Lo si legge nel comunicato stampa del Consiglio dei ministri.

«Quasi 50mila assunzioni di insegnanti a tempo indeterminato accordate dal Ministero dell'Economia e delle Finanze, al via nei prossimi giorni, si attueranno in sole tre regioni: Lombardia (25.818), Veneto (11.912) e Piemonte (10.985). Importante è anche il numero previsto per il Lazio (10.686), l'Emilia Romagna (9.419) e la Toscana (8.427), che quindi complessivamente si aggiudicano 28.500 assunzioni di nuovi docenti. Meno di 25mila se le aggiudica tutto il Sud, Isole comprese. La maggior parte delle assunzioni riguarderanno la secondaria. I dati del contingente nazionale e la suddivisione regionale sono contenuti nel decreto n. 0228 del 23 luglio 2021, nel quale si specifica che si utilizzeranno per il 50% le GaE e per l'altro 50% le graduatorie di merito derivanti dai concorsi, per poi passare alla prima fascia Gps per eventuali posti non assegnati». Così il sindacato Aief in una nota.

Il sindacato ricorda che «si tratta di immissioni nei ruoli solo ipotetiche. Applicando le norme restrittive del ministero dell'Istruzione, ben oltre la metà non verranno assegnate, per via della mancata considerazione dei docenti che insegnano da tempo nelle nostre scuole ma vengono reputati inadatti all'assunzione finale».

Non la pensa così Anief, che punta alla stabilizzazione anche di tutti coloro che hanno presentato domanda di partecipazione ai concorsi e ai corsi abilitanti, oltre che degli idonei e i laureandi in Scienze della Formazione primaria. «Il paradosso - dice Marcello Pacifico, presidente Anief - è che in 80mila casi non siamo nelle condizioni di avere un candidato per essere immesso in ruolo. Il Ministero ha aperto solo a coloro che conseguiranno il titolo di specializzazione o di abilitazione entro il prossimo 31 luglio, invece dovevano e potevano essere molti di più. Ancora di più perchè i posti vacanti ci sono e anche in numero considerevole. Ecco perchè gli interessati possono seguire le modalità predisposte dal sindacato».

Pertanto, il sindacato inviata ad aderire al ricorso quei docenti inseriti nella prima fascia Gps su posto comune/curricolare, ma privi del requisito dei tre anni di servizio in scuola statale. Inoltre, possono aderire sia coloro che hanno prestato servizio da zero a due anni in scuola statale, sia coloro che raggiungono tre anni con servizio prestato in tutto o in parte presso le scuole paritarie o nei percorsi Iefp. All'atto infine possono aderire i precari inseriti nella seconda fascia con o senza servizio. 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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