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Scontri a Buenos Aires, grave un fotografo ferito alla testa

epa11959751 Members of the Argentine police clash with demonstrators, in front of the National Congress in Buenos Aires, Argentina, 12 March 2025. Supporters of more than 40 soccer clubs and Argentina's largest labor unions accompany pensioners in their protest against the government. EPA/JUAN IGNACIO RONCORONI
epa11959751 Members of the Argentine police clash with demonstrators, in front of the National Congress in Buenos Aires, Argentina, 12 March 2025. Supporters of more than 40 soccer clubs and Argentina's largest labor unions accompany pensioners in their protest against the government. EPA/JUAN IGNACIO RONCORONI
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BUENOS AIRES, 12 MAR - Decine di feriti, tra cui un fotografo in condizioni gravissime, e oltre 150 arresti. E' il bilancio ancora provvisorio della battaglia campale che si è scatenata nel pomeriggio di mercoledì nel centro di Buenos Aires nel contesto di una manifestazione a sostegno dei pensionati e contro i tagli del governo ultraliberista di Javier Milei. Gli ingredienti per l'accensione della miccia degli incidenti c'erano tutti: dalla presenza annunciata di gruppi ultras a sostegno dei pensionati agli avvertimenti del governo che non avrebbe tollerato disordini né la violazione del rigido protocollo anti-proteste e che avrebbe schierato migliaia di agenti delle tre forze di sicurezza: polizia, gendarmeria e prefettura. A fine giornata l'episodio più grave è quello che riguarda il fotografo Pablo Grillo, colpito alla testa da un fumogeno sparato dalla polizia ad altezza d'uomo e attualmente ricoverato in condizioni gravissime. Le immagini di Grillo che si accascia a terra improvvisamente, colpito da un proiettile mentre cerca di ritrarre l'azione della polizia, e le drammatiche foto del ragazzo con il cranio fratturato stanno facendo il giro dei social. A fare le spese della repressione delle forze di sicurezza è stata anche una pensionata di 80 anni, caduta a terra dopo aver ricevuto una manganellata e ricoverata con trauma cranico. Diversi video sui social testimoniano anche questo momento. Il ministero della Sicurezza riferisce d'altra parte di 26 agenti feriti, di cui uno colpito a un braccio da un proiettile d'arma da fuoco mentre non è stato stilato invece ancora un bilancio dei danni materiali. Al momento della smobilitazione i segni della battaglia - con decine di cassonetti in fiamme, una volante distrutta, resti di barricate e migliaia di pietre sull'asfalto - erano evidenti in tutto il centro della capitale, dalla piazza del Parlamento, dove tutto è iniziato, fino alla Casa Rosada nell'iconica Plaza de Mayo, dove è proseguita la caccia degli agenti ai manifestanti.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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