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Scomparso nel 1977, la mamma: «É lo sceicco Al Habtoor»

La mamma di Mauro Romano avrebbe riconosciuto le cicatrice sulla mano e sul sopracciglio
Mauro Romano e lo sceicco Mohammed Al Habtoor - © www.giornaledibrescia.it
Mauro Romano e lo sceicco Mohammed Al Habtoor - © www.giornaledibrescia.it
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La mamma di Mauro Romano, il bimbo rapito nel 1977 in Salento quando aveva solo sei anni, oggi spera che suo figlio possa essere lo sceicco Mohammed Al Habtoor, 52 anni, figlio del magnate Khalaf Al Habtoor. 

«Mi auguro sia lui - dice all'ANSA Bianca Colaianni - perché vorrebbe dire che è ancora vivo e che nessuno l'ha mai ucciso».

La mamma di Mauro, secondo quanto riporta un articolo del Corriere della Sera, ha riconosciuto suo figlio in una foto dello sceicco grazie a «due cicatrici: una sul sopracciglio, l'altra sulla mano destra, che si procurò con un ferro da stiro», afferma la donna. Per avere la certezza che si tratti di lui, occorrerà l'esame del Dna che - stando a quanto riferisce il quotidiano - finora l'emiro ha rifiutato. I familiari di Romano, però, hanno intenzione di andare di persona a Dubai per ottenere che l'esame venga eseguito tramite l'intercessione delle autorità consolari. I genitori non hanno mai smesso di cercare Mauro da giorno della sua scomparsa a Racale (Lecce), il 21 giugno del 1977.

Grazie alla loro tenacia, le indagini sono proseguite e hanno portato al presunto sequestratore, un ex barbiere di 79 anni: si tratta di un amico di famiglia che Mauro chiamava «zio» e che il giorno della scomparsa, secondo la Procura, fece salire Mauro sul suo Apecar e lo condusse nella sua casa estiva per farlo giocare con il figlio. Questo, secondo l'accusa, in attesa di consegnarlo a due individui, a oggi rimasti sconosciuti, che lo prelevarono poi con la forza facendo sparire di lui ogni traccia. 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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