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Scholz nominato candidato cancelliere per la Spd

epa11818125 German Chancellor Olaf Scholz (2-R) arrives next to Social Democratic Party (SPD) co-chairman Lars Klingbeil (2-L) and Social Democratic Party (SPD) co-chairwoman Saskia Esken (R) and, Social Democratic Party (SPD) Secretary General Matthias Miersch (L) at the convention of Germany's Social Democratic Party (SPD) in Berlin, Germany, 11 January 2025. The SPD kicks off the critical phase of the election campaign and officially elects Olaf Scholz as its candidate for chancellor in the general elections to be held on 23 February 2025. EPA/CHRISTOPH SOEDER
epa11818125 German Chancellor Olaf Scholz (2-R) arrives next to Social Democratic Party (SPD) co-chairman Lars Klingbeil (2-L) and Social Democratic Party (SPD) co-chairwoman Saskia Esken (R) and, Social Democratic Party (SPD) Secretary General Matthias Miersch (L) at the convention of Germany's Social Democratic Party (SPD) in Berlin, Germany, 11 January 2025. The SPD kicks off the critical phase of the election campaign and officially elects Olaf Scholz as its candidate for chancellor in the general elections to be held on 23 February 2025. EPA/CHRISTOPH SOEDER
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BERLINO, 11 GEN - Il congresso della Spd a Berlino ha nominato Olaf Scholz candidato alla cancelleria tedesca per le prossime elezioni federali di fine febbraio. La nomina, quasi all'unanimità, è avvenuta per alzata di mano. Durante il suo discorso al congresso, Scholz non ha risparmiato bordate all'estrema destra, mentre nelle stesse ore l'Afd eleggeva la propria candidata alla carica di cancelliere, Alice Weidel. "Guardate quello che succede in Austria, dove viene nominato un cancelliere che - non si può definire diversamente - è di estrema destra. Questo è angosciante e non possiamo semplicemente prenderne atto". Riferendosi poi a Cdu e Csu ha detto che "questo non è il tempo per gli incantesimi. Non è il tempo per ricette vetuste" o per "fare politica sulle spalle della gente normale". Commentando la coalizione di cui era alla guida ha detto che "abbiamo avuto tre anni difficili. Molte liti. Molta sfiducia. Degli errori. Forse avrei dovuto battere prima il pugno sul tavolo. Forse avrei dovuto mettere prima fine alla coalizione. Già l'estate scorsa quando si è visto che i liberali non volevano essere costruttivi". Il suo obiettivo, ha spiegato, era tenere insieme la coalizione, "ma l'unità non si lascia comandare dall'alto", ha spiegato. Infine, alludendo alle affermazioni di Trump su Panama e Groenlandia, Scholz ha detto che "il principio della inviolabilità delle frontiere vale per ogni Paese".

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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