Italia e Estero

Scarcerato l'ex capo del cartello di Medellin, Fabio Ochoa

===CORRECTED CAPTION=== BOG07 - 19991013 - BOGOTA, COLOMBIA : Colombian drug kingpins Fabio Ochoa Vasquez (R) and Ever Villafane, (L), arrested in the drug sting "Operation Millennium", are presented to the press 13 October, 1999, in Bogota, along with 28 other suspects. The operation involved the Colombian police, the US Drug Enforcement Agency, the CIA and other Colombian security forces and was carried out in Mexico, Ecuador, the US and Colombia. (ELECTRONIC IMAGE) EPA PHOTO AFP/MARCELO SALINAS
===CORRECTED CAPTION=== BOG07 - 19991013 - BOGOTA, COLOMBIA : Colombian drug kingpins Fabio Ochoa Vasquez (R) and Ever Villafane, (L), arrested in the drug sting "Operation Millennium", are presented to the press 13 October, 1999, in Bogota, along with 28 other suspects. The operation involved the Colombian police, the US Drug Enforcement Agency, the CIA and other Colombian security forces and was carried out in Mexico, Ecuador, the US and Colombia. (ELECTRONIC IMAGE) EPA PHOTO AFP/MARCELO SALINAS
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BOGOTÁ, 04 DIC - L'ex capo del cartello di Medellin, il 67enne Fabio Ochoa, ha riacquistato la libertà e dovrebbe essere espulso nella sua Colombia, dove è stato al centro di una sanguinosa guerra della droga negli anni Ottanta. Secondo il Bureau of Prisons degli Stati Uniti, l'ex boss della droga è stato rilasciato ieri dopo aver scontato 25 anni per associazione a delinquere finalizzata al possesso e all'importazione di cocaina negli Stati Uniti. Ochoa era al vertice del cartello di Medellin guidato da Pablo Escobar e il New York Times, negli anni ottanta, scrisse che poteva essere considerato l'amministratore degli affari del cartello. Nel 1987 la rivista Forbes lo inserì nella classifica dei venti uomini più ricchi del mondo, con patrimonio stimato intorno ai tre miliardi di dollari, lista in cui rimase fino al 1992. Richard Gregorie, uno dei procuratori federali che condannarono Ochoa negli Stati Uniti, ha dichiarato all'agenzia Associated Press che l'ex boss "non andrà in pensione da povero, questo è certo".

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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