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Sbagliano sangue: muore in ospedale dopo una trasfusione

Accade a Monza: la donna aveva lo stesso cognome di un’altra paziente con identica patologia
Una sacca di sangue sbagliata si è rivelata mortale - © www.giornaledibrescia.it
Una sacca di sangue sbagliata si è rivelata mortale - © www.giornaledibrescia.it
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Lo stesso cognome, il ricovero in ospedale per la medesima patologia, una sacca di sangue che per errore finisce nel flebo dell’altra, uccidendola. È questo il dramma che si è consumato venerdì scorso nel reparto di ortopedia dell'ospedale di Vimercate, in provincia di Monza e Brianza, dove una donna di 84 anni è morta dopo essere stata sottoposta a una errata trasfusione di sangue, dovuta a uno scambio di plasma per omonimia.

Sull’accaduto ora indagheranno il Ministero della Salute, la Procura di Monza e lo stesso ospedale. Aveva superato bene un intervento chirurgico necessario per stabilizzare una frattura al femore e, dall’alto dei suoi 84 anni, Angela Crippa, brianzola, era determinata a lottare per tornare nella sua abitazione di Arcore (Monza). Purtroppo per lei, però, nello stesso reparto era ricoverata un’altra donna, con il suo stesso cognome, anche lei operata per frattura femorale. Ad entrambe, come da prassi, era stato prelevato del sangue da utilizzare in caso di necessità post intervento chirurgico.

Debole e deficitaria di plasma dopo essere stata operata l’11 settembre scorso, Angela è stata la paziente che, delle due, di quel sangue ha avuto effettivo bisogno. Quando le prime gocce di «vita» hanno iniziato a entrare in circolo nel suo organismo, la donna era convinta che le avrebbero ridato il vigore e le energie necessarie per una più rapida ripresa, non sapendo che, invece, quel sangue non era il suo ma della sua omonima e che l’avrebbe uccisa.

Poche ore dopo l’anziana ha iniziato a stare molto male, tanto da mettere in allarme i medici. Il suo sistema immunitario, come ha reso noto la dirigenza ospedaliera, ha reagito al plasma errato «divorandolo», portandola alla morte dopo due giorni di terapia intensiva. L’ospedale ha provveduto immediatamente a segnalare l’accaduto alla Procura di Monza che, nelle prossime ore, disporrà l’autopsia sul corpo della donna. Parallelamente è già stata avviata un’indagine interna, per ricostruire la catena di controllo ed accertare eventuali responsabilità.

«Ci recheremo all’ospedale di Vimercate per verificare, insieme agli esperti del rischio clinico e alle autorità regionali, quali possono esser state le possibili cause dell’errore». Tragedia. Episodi simili sono comunque «rarissimi, se ne verifica circa uno ogni 3 milioni di sacche di sangue trasfuse». Sono le parole, all’Ansa, del direttore del Centro Nazionale Sangue (Cns) Giancarlo Maria Liumbruno, in merito alla morte di Angela Crippa. Si tratta di un’incidenza molto bassa che però causa la morte.

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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