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Sanità in Calabria, Zuccatelli: «Le mascherine? Non servono...»

Un video del commissario alla Sanità calabrese, nominato dopo il caso Cotticelli, lo immortala mentre esprime l'inutilità dei dispositivi
Un frame del video al centro delle polemiche mostra il neocommissario alla Sanità calabrese Zuccatelli mentre sostiene l'inutilità delle mascherine - Foto Ansa // YouTube © www.giornaledibrescia.it
Un frame del video al centro delle polemiche mostra il neocommissario alla Sanità calabrese Zuccatelli mentre sostiene l'inutilità delle mascherine - Foto Ansa // YouTube © www.giornaledibrescia.it
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«Le mascherine non servono a un c...». È quanto affermò il nuovo Commissario della Sanità calabrese, Giuseppe Zuccatelli, in un'intervista di qualche mese fa. Dichiarazioni sulle quali Zuccatelli é tornato stamattina sottolineando, invece, l'utilità delle mascherine. 

«Quella che serve, in realtà - aggiunse Zuccatelli nell'intervista confluita in un video - è la distanza. Per trasmetterti il virus io, che sono positivo, devo baciarti standoti 15 minuti con la lingua in bocca. Ti becchi il virus, in altre parole, se le gocce di saliva ti arrivano addosso per almeno 15 minuti. Altrimenti, stai tranquillo, il virus non lo becchi».

Non è dato sapere se si sia ricreduto nel merito alla luce del fatto che lui stesso è finito (ed è tuttora) in quarantena. Fatto è che, nel Paese delle smentite, Zuccatelli si affretta ora a prendere le distanze da quelle parole, a suo dire decontestualizzate e «estrapolate impropriamente da una conversazione privata».

«Le mascherine sono parte della fondamentale strategia di contrasto al Covid-19. Quindi, invito tutti ad utilizzarle, così come a rispettare il distanziamento fisico» afferma ora dalla quarantena in quel di Cesena, dove vive con la famiglia quello che in passato è stato anche presidente dell'Agenas, l'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali. Parole affidate ad una nota, dal nuovo Commissario ad acta per il piano di rientro della sanità in Calabria, in cui ribadisce pure come «L'esperienza di questi mesi, tuttavia, ci ha insegnato che si tratta di un virus per molti versi ancora sconosciuto per evoluzione e modalità di diffusione, le conoscenze si sono consolidate nel corso dei mesi, in accordo con gli studi scientifici condotti».

Così, dopo lo scandalo Cotticelli, il commissario ad acta che non sapeva di dover redigere il Piano operativo anti-covid della Regione Calabria la cui Sanità gli era stata affidata, ora nuove polemiche sul governo piovono per la nuova nomina, ancor prima che il sostituto Zuccatelli abbia mosso un sol dito nelle sue nuove vesti. 

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