Italia e Estero

Saman Abbas, arrestato a Barcellona l'altro cugino indagato

Nomanhulaq Nonamhulaq era latitante da mesi e ricercato dalla procura di Reggio Emilia, dov'è scomparsa ad aprile la 18enne pachistana
Saman Abbas, la 18enne scomparsa ad aprile 2021 a Novellara - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
Saman Abbas, la 18enne scomparsa ad aprile 2021 a Novellara - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
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In un appartamento del centro di Barcellona è stato arrestato Nomanhulaq Nonamhulaq, cugino di Saman Abbas, latitante e indagato per l'omicidio della 18enne pachistana scomparsa dal 30 aprile 2021 da Novellara (Reggio Emilia).

Il giovane era ricercato nell'ambito dell'indagine dei carabinieri e della Procura di Reggio Emilia.

In precedenza erano stati arrestati all'estero un altro cugino, Ikram Ijaz e lo zio Danish Hasnain, entrambi presi in Francia e nel frattempo estradati in Italia. Sono ritenuti complici del delitto di Saman Abbas che si era ribellata a un matrimonio combinato. Restano latitanti in Pakistan i genitori della 18enne. 

Il pachistano, 35 anni, è stato arrestato dalla polizia spagnola, grazie a informazioni condivise dal nucleo investigativo dei carabinieri di Reggio Emilia. Nomanhulaq fuggì dalla provincia reggiana il 10 maggio con Hasnain e Ijaz. Con loro c'era anche il fratello minorenne di Saman, che venne bloccato al confine tra Italia e Francia e affidato a una comunità. Proprio le dichiarazioni del ragazzo, sentito poi anche in incidente probatorio, accusano gli altri familiari del delitto.

Il corpo di Saman Abbas non è mai stato trovato, nonostante settimane di ricerche intorno al casolare dove la famiglia viveva. A carico di Nomanhulaq c'è inoltre il video del 29 aprile che lo ritrae con l'altro cugino della ragazza e con lo zio, mentre uscivano dal casolare con attrezzi da lavoro, pala e piede di porco. L'ipotesi degli inquirenti è che stessero andando a scavare la tomba della giovane, materialmente assassinata dallo zio il giorno dopo, sempre secondo l'accusa.

Arrestati in Francia, Ijaz a fine maggio, Hasnain a settembre e poi consegnati all'Italia. Entrambi si sono detti estranei all'accaduto.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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